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Orari:
5 MARZO - 14 MARZO
SAB 6 MARZO | H 10.00-13.00, 16.00-22.00
LUN-VEN | H 10.00-13.00, 15.30-19.30
SAB | H 16.00-19.00
DOM | H 10.00-19.30 |
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galleria pivarte
Via Azzo Gardino, 8
inaugurazione con l'autore:
sabato 6 marzo - H 18.30
incontro con l'autore:
sabato 6 marzo - H 16.00 - Libreria MelBookstore |
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Koren Shadmi è un fumettista e illustratore israeliano cresciuto nella bottega di Uri Fink, vera e propria star del fumetto in Israele, dove esordisce con la sua prima graphic novel a soli 17 anni, per poi diplomarsi alla School of Visual Arts di New York. Come per molti autori israeliani come Rutu Modan o Batia Kolton la sua prospettiva lavorativa è internazionale, in particolare statunitense. Shadmi pubblica regolarmente per numerose riviste americane come il “New York Times”, “Village Voice”, “Billboard Magazine”, “Spin” e “Plenty Magazine” disegni e illustrazioni con stili incredibilmente eclettici.
Quando sceglie il fumetto, Shadmi si misura solitamente con il bianco e nero e il racconto breve, modalità narrativa che gli permette di indagare temi e ossessioni che spesso ritornano nella sua opera. In Italia sono state pubblicate due antologie di racconti: In carne e ossa (2008) e Anatomia del desiderio (2009) da Double Shot, che si differenzano per stile e contenuto.
In carne e ossa è un percorso che riflette sulla fisicità delle nostre identità e sulle relazioni con il prossimo. I personaggi palesano una dissociazione dal loro corpo e soprattutto dalla percezione che possono avere dello stesso. In Anatomia del desiderio la prospettiva cambia. L’autore esamina le strade che può attraversare il desiderio quando è condizionato da un forte “ego” che può limitare la percezione del reale.
Koren Shadmi è sottile, quanto brutale e concreto nel raccontare queste dissociazioni tra mente e corpo. Entrambe le antologie giocano proprio su questo nodo, sulle emozioni e gli stati d'animo che accompagnano le relazioni interpersonali, e su come la narrazione, per affrontare un mondo fatto di non detto e di sfumature sottili, pieghi verso una dimensione surreale, se non addirittura simbolica.
Il merito di Shadmi è di percorrere le strade contorte della mente, guardare dentro la scatola grigia con il microscopio e poi offrirci la storia con un tratto elegante e plastico, figlio di numerose e differenti influenze, ma che si fa nervoso e umorale nel rappresentare le emozioni dei suoi personaggi.
L'approccio narrativo di Shadmi assume invece un tono più giocoso e ironico, talvolta grottesco, nelle illustrazioni pubblicate sui magazine statunitensi, grazie all'accostamento di elementi stridenti, volutamente in contrasto, o alla rappresentazione di situazioni paradossali rese con tonalità di colori che dimostrano la vivacità della sua ricerca visiva. La mostra, presso la Galleria PivArte, in collabrazione con Double Shot, mostrerà una selezione di tavole e di illustrazioni tratte dall'opera già ricca del giovane Shadmi che non appena edito nel nostro paese è stato premiato a Lucca Comics con il Premio Gran Guinigi per la Migliore storia breve nel 2008.
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