GIUDA (acronimo di Geographical Institute of Unconventional Drawing Arts) è una rivista che si nutre ugualmente di nostalgia, cartografia e immagini disegnate.
La mappa non è il territorio: e il disegno non è il rappresentato. Come si incrociano il disegno e la rappresentazione geografica? Giuda indaga il tradimento delle immagini, l’ambiguo rapporto tra segno e percezione.
La rivista ricorda visivamente la produzione delle riviste d’avanguardia europee di primo novecento, tutto è disegnato, dal sommario alle finte pubblicità, Ogni storia è presentata dalla cartina del luogo in cui essa si colloca. I Paesi sono fumetti ancora tutti da raccontare. Al centro il progetto di figurazione del cimitero di Montparnasse. La mappa di uno dei storici cenotafi parigini è ricomposta dai ritratti dei suoi ospiti più noti disegnati e interpretati dagli autori che collaborano a questa rischiosa impresa. Una scorreria sul filo della memoria, della rivisitazione fantasmatica. Del dejavu che attribuisce senso e segno al luogo privilegio della fine, oggi percorso con curiosità dai turisti in vena di emozioni sepolcrali.
Per questo pericoloso ritorno al romanticismo Gianluca Costantini orchestra Armin Barducci, il collettivo spagnolo El Cubri, Ciro Fanelli, Angelo Mennillo, Rocco Lombardi, Robert Rebotti -jacklamotta, Alice Socal, Marco Lobietti e Elettra Stamboulis.
Presso lo spazio CapodiLucca verrà allestita una mostra che presenta una selezione delle opere che compongono il numero uno della rivista.