AL FESTIVAL
Diario di un addio, edito da Comma 22 nel 2010, è il toccante esordio a fumetti del giovane Pietro Scarnera, vincitore del concorso Komikazen 2009. Un racconto autobiografico e doloroso in cui l'autore ripercorre la sua esperienza in clinica a fianco del padre in stato vegetativo per cinque anni.
Nel corso degli anni Scarnera ha raccolto schizzi e disegni, volti, attese, silenzi, da cui è nato un volume commovente e delicato. Il “diario” è una tenera testimonianza in cui paure e deboli speranze si alternano nel tentativo di ricostruire l’immagine del padre.
Il disegno sintetico di Pietro Scarnera e la sospensione grafica del bianco delle tavole si adattano perfettamente alla narrazione: sembra questa l'unica direzione possibile per ridurre i toni drammatici della vicenda e affrontare in modo lucido i fatti. Oltre a raccontarci un momento centrale della vita dell'autore, Diario di un addio tocca dei temi di grande attualità e, grazie alla sincerità delle immagini, ci fa riflettere sulle difficoltà di vivere una condizione di solitudine estrema.
BIOGRAFIA
Pietro Scarnera, nato a Torino nel 1979, vive a Bologna e si occupa di giornalismo e comunicazione. Ha realizzato fumetti e illustrazioni per Effeta, "Il filo del discorso", Ottagono, il progetto Prjma e l'ong Amici dei Popoli. Nel 2008 è tra i vincitori del concorso "Coop for Words" con la storia Un gatto senza padrone. Nel 2009 vince la selezione per giovani disegnatori dell'Emilia Romagna legata al festival Komikazen con il progetto che si svilupperà in Diario di un addio. Nel 2010 pubblica sul sito Flashfumetto.it la breve storia Fedele alla linea!, dove racconta il proprio rapporto con il fumetto.