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6 marzo - 13 aprile

Mostra Antologica
Museo Civico Archeologico
Bologna

 
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hamelin associazione culturale
Si è conclusa la terza edizione del festival e anche quest’anno siamo molto soddisfatti. Le aspettative erano alte ma mai ci saremmo aspettati una così grande risposta di pubblico per Bilbolbul. Una maggiore cura nella programmazione, un ulteriore investimento nella comunicazione, lo sforzo di Hamelin e di tutti i partner coinvolti a vario titolo nell'organizzazione (istituzioni, musei, gallerie, librerie, biblioteche, editori, sponsor) hanno permesso alla manifestazione di confermarsi, a livello italiano ma non solo, come momento di incontro tra autori, appassionati e lettori, di scoperta e divulgazione, e di rialzo culturale sempre troppo assente nel contesto italiano del fumetto.

I risultati sono stati sorprendenti, sia per la frequentazione da parte del pubblico di mostre, incontri, proiezioni ed eventi serali sia per il riscontro e l’attenzione della stampa nazionale e locale, di quella internet, e della copertura radio-tv. Quest’anno l’impressione è stata quella di un reale coinvolgimento della città e di un nuovo pubblico, di non abituali lettori, costituito sia da giovani che da persone diverse per età e interessi, proveniente non solo da Bologna e dall'Emilia-Romagna, ma da tutta Italia. Nell’ottica divulgativa, che ci interessa particolarmente, va segnalato il grande successo del progetto legato alla scuole elementari con il coinvolgimento di quasi 1000 ragazzi tra Bologna e Provincia.

La struttura del festival con mostre, incontri e proiezioni in diversi luoghi della città, la contaminazione di linguaggi diversi nell’impostazione degli incontri, il bookshop all’interno della centrale Piazza coperta di Sala Borsa con le sessioni di dedicaces e i disegni di oltre settanta autori, si è confermata vincente per una fruizione dei contenuti mescolata alla scoperta dei luoghi della città stessa. Solo nella Piazza coperta di Sala Borsa, tra venerdì e domenica, si sono contate più di 20.000 presenze.

L’edizione di quest’anno ha offerto quattro mostre di grandi artisti di fama internazionale e riteniamo importante che siano state Istituzioni prestigiose ad accogliere opere a fumetti con allestimenti che abbiamo cercato interpretativi già nella concezione. Le inaugurazioni di Sergio Toppi. Il segno della Storia, allestita presso il Museo Civico Archeologico, e di Charles Burns. Sotto pelle, presso la Pinacoteca Nazionale, hanno visto la presenza di un migliaio di persone, e anche nei week end successivi le affluenze sono proseguite con picchi di 700 biglietti al giorno. Ben riuscite le personali dedicate ai romanzi di Altan (Museo della Musica) e l’inedita esposizione di Thomas Ott presso la Cineteca di Bologna.

Sul versante dell’approfondimento, siamo felici per il risultato e il calore attorno al Convegno di studi dedicato a Sergio Toppi, per la ricca chiacchierata con Giulio Cesare Cuccolini e il libro monografico a lui dedicato. E naturalmente per la nutrita presenza ai diversi incontri che abbiamo cercato di proporre al meglio: quello inaugurale dedicato alla figura di Oesterheld (a cui è seguita la proiezione del documentario “HGO”), con Carlos Sampayo, Goffredo Fofi e Sandro Mezzadra, o ai due incontri de “Lo Schermo nero” presso la Cineteca di Bologna, che hanno avuto come protagonisti Thomas Ott, e Charles Burns, Igort e Lorenzo Mattotti. Tutti gli altri incontri e le presentazioni che si sono succeduti nel weekend del festival, nelle librerie e nell'auditorium all'interno di Sala Borsa, hanno registrato una forte attenzione, grazie anche al focus sul Fumetto e Storia che ha messo a confronto autori come Vittorio Giardino e David B. con scrittori e storici.

Sempre in Cineteca tutto il ciclo di proiezioni è stato accolto molto favorevolmente dal pubblico: dal documentario su Charles Schulz, a “Beautiful Losers” alle animazioni sperimentali di Naoyuki Tsuji.

Di forte impatto si è dimostrata la mostra dei Superamici dedicata a Bilbolbul, collocata in Piazza del Nettuno che ha avuto un numero di visitatori probabilmente impossibile da quantificare e che ha reso il giusto omaggio ad Attilio Mussino oltre che al centenario del “Corriere dei Piccoli”.

Altra significativa conferma è arrivata dalla partecipazione e dal livello qualitativo del concorso nazionale per giovani artisti indetto da flashfumetto.it, che ha avuto ben 112 partecipanti, e una bella mostra collocata all’Auditorium di Sala Borsa.

Al di là dei numeri ci sembra riuscito il tentativo di avvicinare al fumetto un pubblico più eterogeneo, incuriosendo i non appassionati e promuovendo il fumetto in relazione alle altre arti. Il buon esito degli incontri ha dimostrato il forte interesse per questo linguaggio, per le opere, i libri e gli autori.

Ringraziamo quindi tutti coloro che hanno partecipato attivamente al Festival, perché senza la collaborazione di autori ed editori, degli enti che hanno offerto spazi e collaborazione, delle gallerie e librerie, senza la presenza dei lettori e spettatori, non sarebbe stato possibile realizzare l’iniziativa. Grazie, davvero.

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