AL FESTIVAL
La mostra di Fabrizio Fabbri raccoglie una serie di dipinti, alcuni ispirati al suo lavoro di vignettista altri al recente viaggio in Turchia, altri ancora al mondo di internet e dei social network. Le sue influenze spaziano dall’arte metropolitana newyorkese di Keith Haring e Basquiat al fumetto sociale e umoristico della migliore tradizione di “Frigidaire”, con cui Fabbri collabora. L’artista dimostra una particolare attenzione per le tematiche del quotidiano e del sociale, le sue storie raccontano la vita di tutti i giorni con un tocco lieve e un po’ naif, ma allo stesso tempo nascondono un livello più profondo di riflessione. Le sue immagini non si impongono ma entrano nell’occhio dello spettatore scuotendolo e risvegliando in lui sensazioni assopite. Fabbri è penetrate e onesto, le sue opere, sempre ironiche e leggere, affrontano in modo acuto temi attuali come la politica, la religione, l’ambiente o la guerra.
BIOGRAFIA
Fabrizio Fabbri, detto Bicio, è pittore, autore di fumetti e disegnatore di vignette umoristiche. È nato a Palazzuolo sul Senio (Firenze) nel 1954.
Collabora con le maggiori riviste di satira italiane tra cui “Cuore”, “Zut”, “Il Clandestino”, “Renudo”, “XL” e ha disegnato alcuni fumetti brevi per “Frigidaire”, “Fagorogo” e “Inguine”. Nel 2001 ha pubblicato un libretto di poesie ironiche Il naso di Pandora, edizione Montedit. Ha ricevuto il premio per la satira di Forte dei Marmi nel 2007. Attualmente collabora con il settimanale “Emme” diretto da Staino e con la rivista letteraria “Ellin Selae”.