AL FESTIVAL
All'interno della libreria Trame sono esposte tavole originali e stampe tratte da Migrando, il libro di Mariana Chiesa uscito per Orecchio Acerbo nel 2010 e realizzato in collaborazione con Amnesty International.
La vita dei migranti e degli esclusi, le relazioni umane, i problemi sociali sono alcuni degli aspetti che toccano l'interesse dell'autrice. La storia nasce da un'esperienza vissuta in prima persona, essendo Mariana Chiesa figlia di migranti e avendo ripercorso lei stessa a ritroso il viaggio che aveva portato i suoi genitori dall'Europa all'Argentina.
Il libro è diviso in due parti, strettamente collegate tra loro: gli immigrati di un tempo - italiani, spagnoli, irlandesi, polacchi, francesi che salivano su navi in rotta verso le Americhe - e i nuovi immigrati diretti verso l'Europa dall'Africa e dal Medio Oriente sui gommoni. Queste migrazioni hanno in comune l'acqua, che separa dalla meta e unisce le storie e i destini di tante persone in viaggio verso una vita nuova. I disegni sono ritagli di sagome colorate, barche fragili gettate in mare, personaggi in volo con ali di uccello o aeroplani poiché è forte nell'autrice la convinzione che anche gli uomini, come gli animali, appartengano a una specie migratoria.
BIOGRAFIA
Mariana Chiesa Mateos nasce a La Plata, in Argentina, nel 1967. Nel 1997 si trasferisce a Barcellona e dal 2008 risiede in Italia, vicino a Bologna. Lavora come illustratrice per editori di tutto il mondo: Media Vaca, Zoolibri, Sinsentido, L'Association. Oltre a Migrando, tra i suoi libri ricordiamo Mis primeras 80.000 palabras, opera collettiva uscita nel 2001 per Media Vaca di cui ha realizzato anche la copertina, e Tipos ilustrados per Cromotex nel 2004. Il libro No hay tiempo para jugar è stato premiato nel 2005 dalla Biblioteca Internazionale di Monaco ed è uscito in Italia per Zoolibri con il titolo Non c'è tempo per giocare.