Dopo due anni a naufragare tra divani, appartamenti e inquilini, quest’anno EXIT esplora la dimensione del quotidiano da un altro punto di vista. L’approdo è sotto casa ed è un negozio di alimentari.
Un’insegna luminosa invita a entrare. Meta casuale o punto di riferimento, un negozio di alimentari può diventare un piccolo portale attraverso il quale cercare un dialogo con la città e con quei gesti che l’abitudine rende scontati.

Tra gli scaffali affollati di merce e le casse di frutta si possono scorgere dettagli rivelatori, possono nascere inaspettate complicità. Si insinua il desiderio di incontrarsi e condividere una forma di convivialità inusuale, ma comune; sperimentare la strana intimità che caratterizza questi spazi, attraverso momenti collettivi di temporanea sospensione dalla loro trama quotidiana. Questo é il desiderio che anima la terza edizione di EXIT.
Nel corso delle prime tre settimane di Novembre, a Bologna, quattro negozi di alimentari ospiteranno dieci mostre, ciascuna della durata di un pomeriggio. A partire dall’incontro con i negozianti e i loro minimarket, tredici artisti eserciteranno la dimensione poetica di questi luoghi in una narrazione caleidoscopica per osservarne più da vicino una porzione, riscoprire gesti, raccontare una storia, comporre immagini ibride e attivare nuove connessioni.

Il pubblico può scegliere liberamente la prima tappa del suo itinerario in ognuna delle tre giornate, ed è invitato a completare il percorso espositivo attraversando la città e visitando anche le altre mostre che avranno luogo nelle diverse location, ciascun giorno.

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