in collaborazione con Modo Infoshop e Accademia di Belle Arti di Bologna
Tra il 12 e il 13 ottobre Maria Nadotti, giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice sarà a Bologna per una serie di incontri di riflessione, ricordo e omaggio a John Berger, lo scrittore saggista pittore britannico, scomparso a novant’anni il 2 gennaio 2017, senza dubbio uno dei più importanti intellettuali del Novecento.
Nel corso degli ultimi vent’anni l’autrice, che di John Berger è stata traduttrice e amica, ha accompagnato e osservato lo scrittore, artista, critico d’arte, attivista politico e molto altro in una serie di avventure letterarie e extra-letterarie.
“È così che ho visto John Berger mentre, insieme, ‘cospiravamo’. Sì, scelgo questo verbo, così caro a entrambi, perché non ha la pomposità vuota di termini come ‘cooperare’ o ‘collaborare’, perché allude all’invenzione, alla trasgressione e al mistero. Perché è un verbo da bambini che, giocando, sanno l’importanza dei segreti”.
lectio magistralis
giovedì 12 ottobre | h16 | Accademia di Belle Arti di Bologna - Aula Magna
Trasporti e traslochi. Un dialogo immaginario per parole, immagini e musica tra Maria Nadotti e John Berger
Maria Nadotti è ospite all’Accademia di Belle Arti di Bologna per una Lectio Magistralis aperta al pubblico. In un dialogo immaginario con John Berger ripercorrerà il pensiero, la vita e le opere di uno dei più importanti intellettuali del Novecento.
mostra
giovedì 12 ottobre | h19 | Modo Infoshop
inaugurazione della mostra La tenda Rossa di Bologna, originali di Guido Volpi per il libro bolognese di John Berger, edito da Modo Infoshop.
incontro
venerdì 13 ottobre | h19 | Modo Infoshop
Su arte, politica e motociclette: l’arcipelago John Berger
Maria Nadotti dialoga con Stefano Colangelo, professore associato di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Bologna.
biografie
John Berger (Londra 1926 – Parigi 2017) è stato un critico d’arte, scrittore e pittore, uno dei più importanti intellettuali del Novecento. Nasce come pittore, appena finita la Seconda guerra mondiale, ma inizia subito a scrivere recensioni di mostre e articoli di critica d’arte sui quotidiani. Collabora con riviste e giornali quali “El País“, “The Guardian“, “The Independent“, “Le Monde diplomatique“, “Internazionale“. Passa poi alle opere di narrativa (come G., 1972 vincitore del Booker Prize) e alla saggistica: Ways of seeing, 1972, è un saggio introduttivo alla critica d’arte considerato un testo di riferimento; il libro diede il titolo anche a una serie di documentari prodotti dalla BBC e ideati e condotti da Berger stesso. Ha sempre intrecciato la sua passione per l’arte all’impegno politico.
Suo campo d’indagine privilegiato è sempre stato tutto quello che cadeva sotto il suo sguardo, fosse un quadro o un ritaglio di giornale, un luogo o un oggetto, una persona oppure un albero: guardare è stata la sua attività principale.
Maria Nadotti, giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice, scrive di teatro, cinema, arte e cultura per testate italiane e estere; collabora con il settimanale “Internazionale” e sul sito di “Doppiozero” tiene un blog intitolato ‘in genere’. È autrice di Silenzio = Morte: Gli USA nel tempo dell’AIDS (Anabasi, 1994); Cassandra non abita più qui (La Tartaruga, 1996); Sesso & Genere (il Saggiatore, 1996); Scrivere al buio (La Tartaruga, 1998); Prove d’ascolto (Edizioni dell’asino, 2011); Trasporti e traslochi. Raccontare John Berger (Doppiozero, 2014); Necrologhi. Pamphlet sull’arte di consumare (il Saggiatore, 2015); e coautrice di Nata due volte (il Saggiatore, 1995).
Ha ideato e curato vari libri tra cui: Off Screen: Women and Film in Italy (Routledge, 1988); Immagini allo schermo: La spettatrice e il cinema (Rosenberg&Sellier, 1991); Elogio del margine: Razza, sesso e mercato culturale (Feltrinelli, 1998); Il cinico non è adatto a questo mestiere: Conversazioni sul buon giornalismo (Edizioni e/o, 2000); Modi di vedere (Bollati Boringhieri, 2004); Dieci in paura (Edizioni Epoché, 2010); La speranza, nel frattempo. Una conversazione tra Arundhati Roy, John Berger e Maria Nadotti (Casagrande, 2010); Riga 32 – John Berger (Marcos y Marcos, 2012).
Curatrice e traduttrice italiana dell’opera di John Berger, è autrice di due mediometraggi documentari: Elogio della costanza (2006) e Sotto tregua Gaza (2009).
Stefano Colangelo insegna Letteratura italiana contemporanea e Poesia italiana del Novecento all’Università di Bologna. Tra i suoi libri: Come si legge una poesia (Carocci, 2003), Il soggetto nella poesia del Novecento italiano (Bruno Mondadori, 2009), Poesia e Storia (con Niva Lorenzini, Bruno Mondadori, 2013). Per Modo Infoshop ha da poco pubblicato la raccolta di poesie Break Notes (2017).
Guido Volpi è nato a Siena. Nel 2011 ha pubblicato per Modo Infoshop il volume Treni, nel 2012 ha realizzato le illustrazioni per A Lisbona con Antonio Tabucchi con testi di Lorenzo Pini per Giulio Perrone Editore. Nel 2013, sempre per Modo Infoshop, insieme a Liliana Salone, ha pubblicato il libro Festina Lente. Nel 2015 ha realizzato le illustrazioni per La tenda rossa di Bologna di John Berger (Modo Infoshop).