giovedì 23 novembre h 19 | Cinema Lumière
L’homme qui marche (Belgio/1992) 74′ – Alla presenza dell’autore
Un geometra italiano – interpretato da un inedito Lorenzo Mattotti in panni d’attore – decide di fare un rilievo del tutto personale della regione belga fiamminga. Solo e senza strumenti, percorre il Belgio a piedi, da Bruxelles a La Panne, alla ricerca delle tracce vere della storia, delle persone, degli spazi rurali che mutano, dei segni e delle ferite della memoria che costituiscono l’identità di un paese. Alla sua prima prova cinematografica, Philippe de Pierpont sceglie di ibridare il documentario con un protagonista di finzione.
venerdì 24 novembre h 22:30 | Cinema Lumière
La ville invisible (Belgio, 2000) 55′
L’heritier (Belgio, 1998) 12′
Partendo dall’idea che ognuno possiede un luogo segreto, intimo, in cui si sente a casa e al quale appartiene, Philippe de Pierpont sceglie alcuni abitanti della città di Bruxelles, per parlarci di lei, attraverso una geografia urbana privata e emotiva. Storie amare e fragili in cui deflagra una città dura e chiusa, in cui aggrapparsi a deboli frammenti di felicità per sopravvivere. Il cortometraggio L’heritier narra invece il dramma di chi sopravvive ad una guerra civile, quella dei Balcani, ed è la prima prova di de Pierpont come regista di finzione, prodotto dai fratelli Dardenne.
sabato 25 novembre h 21:15 | Cinema Lumière
Elle ne ne pleure pas, elle chante (Belgio, 2011) 78′
Tratto dall’omonimo romanzo di Amélie Sarn, è il primo lungometraggio di de Pierpont. In seguito ad un incidente che riduce il padre in coma, Laura affronta un grande segreto del suo passato, mettendo in questione la famiglia e i suoi segreti, le relazioni affettive, la possibilità stessa di amare. Attraverso spazi claustrofobici e raggelati, ma anche un’occhio attento e simpatetico, il regista usa la drammatica rivelazione di un incesto per tracciare un profilo di una donna forte e arrabbiata che saprà prendere in mano le redini del suo destino.
domenica 26 novembre h 20:15 | Cinema Lumière
Welcome home (2015) 80′
I film di de Pierpont sembrano sottesi da una domanda: cosa si deve fare per diventare grandi e fino a che punto ci si può spingere per capire cosa veramente si vuole? Due adolescenti stretti da un paese troppo piccolo, situazioni famigliari complesse, futuri già scritti: Lucas e Bert decidono di scappare, a bordo di un motorino, mollarsi alle spalle la loro quotidianità per assaggiare cosa vuol dire essere liberi, a scapito di tutto e tutti. Un gioco che prenderà la mano rischiando di trasformarsi in una catastrofe che modificherà per sempre le loro esistenze.