Verdad di Lorena Canottiere: due donne, nessun finale

Verdad di Lorena Canottiere: due donne, nessun finale

Per Verdad il nome che porta è un invito scritto dal destino, come pure un peso: il peso della consapevolezza di essere stata abbandonata  in tenera età dalla madre fuggita nella comunità libera di Monte Verità. Un luogo storicamente esistito, una comune simbolo di una possibile alternativa sociale che per Verdad assume negli anni un alone di mitologia, di mistero.

Quello con la madre è quindi un non-rapporto che per la giovane traduce in un indefinito senso di inadeguatezza – quanto sono “sbagliata” per essere abbandonata così? – e in altrettanto insolvibili sensi di colpa – che errori ho fatto per allontanarla da me?

Dubbi che l’opera di preferisce suggerire con gli sguardi, con la fragile forza interiore di questa giovane donna, con le sue azioni.

LA STORIA DI DUE DONNEverdad_copertina-web-ok

Verdad, l’ultima magnifica opera di , può essere vista come la storia di due donne, unite dallo stesso sangue ma divise dagli anni e dalle scelte, capaci di vivere la Storia del mondo proprio nel suo centro, dove tutto stava accadendo.

La madre, abbandonando le imposizioni della società per trovare rifugio nella comune di Monte Verità, in Svizzera. Qui intellettuali e artisti come Otto Gross e Hermann Hesse coltivarono il sogno di una nuova forma di società, libera, egualitaria, fondata sull’amore e sulla giustizia, influenzando fortemente la cultura e la società per gli anni a venire.

Verdad, in prima linea con la resistenza anti fascista, donando tutta se stessa alla causa e ribadendo la sua figura di donna libera, determinata, indipendente.

UNA DONNA SCONFITTA

L’adesione entusiastica e quasi sacrificale alla resistenza franchista diventa quindi non solo la lotta per un ideale di libertà ma un tentativo di riscatto personale, la ricerca di un proprio posto nel mondo e un modo per dimostrare alla madre di poter essere se stessa e di poter essere viva senza scappare dalle proprie responsabilità.

Ma per Verdad la lotta armata, l’amore con Enrique, il ritorno ai monti della sua infanzia, rifugio e nascondiglio per i partigiani, non bastano a colmare un vuoto sentimentale che trova complementarietà nella difficile accettazione del proprio corpo, mutilato durante un’operazione di sabotaggio contro l’esercito franchista, e con l’inesorabile sconfitta dei moti di resistenza.

Verdad è la storia di una donna sconfitta nonostante la sua grande forza di volontà e il suo incrollabile orgoglio, nonostante i suoi sogni, nonostante segua la strada che lei ritiene giusta – non solo, che la Storia giudicherà giusta.

STORIE E LEGGENDE

Quello di Lorena Canottiere è un fumetto che passa dall’intimità della protagonista alla tragica e sanguinosa resistenza contro la dittatura franchista in Spagna, in un parallelo niente affatto casuale: la storia di Verdad riflette a suo modo la storia di una nazione, la sua caduta, le paure.

In questo parallelo l’autrice trova spazio per citare, attraverso storie nella storia, tradizioni e leggende popolari, mostrando come queste siano più che semplici leggende ma celino altre storie, altre vite, altri punti di vista.

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UN DISEGNO CHE EMOZIONA

Aprendo le pagine di Verdad colpisce è l’impatto visivo, un disegno profondamente pittorico dalla tavolozza cromatica accesa, ricca e profonda che lascia ammirare le pennellate e il segno; linee sottili tracciano profili nervosi donando una spiccata espressività dei volti con pochi tratti e attraverso una curata scelta delle inquadrature.

Un disegno perfettamente adeguato al fumetto, che rifugge il freddo sfoggio di tecnica ma appare sempre al servizio della storia, come per le rappresentazioni delle leggende locali nelle quali il colore viene utilizzato per sottolineare alcuni dettagli sul segno a matita in bianco e nero dell’autrice.

Le scelte registiche e di costruzione della tavola non appaiono mai banali o gratuite, ma riescono piuttosto a essere chiare e al contempo acute e piene di inventiva e di varietà.
Realizzato con una tecnica complessa che mischia tecniche tradizionali (acrilico e pastelli) all’uso dei programmi di grafica digitale, Verdad è la prova – probabilmente non necessaria – della grande maturità del disegno di Lorena Canottiere.

LA VITA NON HA UN FINALE

Se un difetto può essere trovato in quest’opera, è quella sensazione di sospeso che resta a fine volume, quel mancato confronto con il passato inseguito dalla protagonista e bruscamente interrotto.

In questo Verdad è un fumetto onesto, che non prosegue forzatamente una storia solo per l’esigenza di accontentare i lettori, ma che come nella realtà non tutto ha una fine compiuta e definita.

Abbiamo parlato di:
Verdad
Lorena Canottiere
, 2016
157 pagine, brossurato, colori – 19,00€
ISBN: 8876183035

Riferimenti:
Il blog di Lorena Canottiere: capousse.blogspot.it

Articolo originariamente pubblicato su Lo Spazio Bianco.

AL FESTIVAL

Sabato 26 Novembre

H11.30

PRESENTAZIONE EDITORIALE
VERDAD
(COCONINO PRESS FANDANGO)
LIBRERIA TRAME
con LORENA CANOTTIERE
Interviene EMANUELE ROSSO
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