Cosmo di Marino Neri: un viaggio solitario sul divenire
L’universo è in espansione, ormai ne abbiamo certezza; le stelle, le galassie, tutto si sta muovendo e al contempo si sta allontanando, e un giorno fuggirà via.
Cosimo è un ragazzo di 15 anni con la passione, quasi maniacale, per l’astronomia, e nel giorno del suo compleanno decide di mettersi in viaggio: vuole fuggire dal centro di riabilitazione a cui è affidato per raggiungere il deserto di Atacama, un punto geografico in cui le stelle appaiono più chiare e brillanti.
Ci sono alcune storie che ti entrano nel cuore, alcuni racconti che con la loro semplicità e immediatezza riescono a parlare all’anima. A Marino Neri è sempre riuscito far questo, e ci riesce anche stavolta. Sarà forse una dote naturale, oppure la scelta di narrare le sue storie attraverso dei giovani protagonisti, con delle esistenze così piccole eppure così eroiche.
Alcuni temi si ripetono costanti come un mantra, e potremmo iniziare a pensare a una poetica coesa, seppur non sempre voluta: dal tema del sacro manifestato con statue e rituali, sempre presenti nelle opere dell’autore (dal Re dei fiumi, alla Coda del lupo, sino a qui), che sembra ricoprire un ruolo importante nella produzione dell’autore, alla volontà di raccontare attraverso gli occhi inesperti, attenti e fantasiosi di un bambino.
Cosmo ha la peculiarità di essere un’esplorazione, un viaggio che procede rapidissimo come la lettura, una storia attorno alla quale orbita un coro di personaggi che continuamente stravolgono e arricchiscono la vita del giovane protagonista.
Ed è forse questo ciò che rende così tremendamente umano e familiare questo racconto: Neri condensa dei caratteri variegati in personaggi che diventano archetipi. In poche pagine l’autore riesce a rendere insieme umani e fuori dal tempo questi coprotagonisti. Nel fuggente istante delle loro apparizioni tutti risultano così credibili e ricchi, e raccontano la loro intera esistenza: dal senzatetto che vive in una baracca vicino la stazione di provincia, ai due cacciatori violenti (un elemento quasi fiabesco, a cui Neri è ben avvezzo), alla volpe con cui Cosimo fa amicizia (parlare di rimando alla fiaba è qui lapalissiano), all’uomo cieco della discarica sino a Ofelia, la sirena di questa piccola Odissea.
È certamente la conoscenza di Ofelia, una ragazzina dai capelli rossi che avverte forte il distacco umano con i suoi genitori (molto ricchi e poco attenti alla loro figlia), il punto più significativo di questa opera, un breve incontro che sembra durare una vita. Ofelia è un personaggio multiforme, ammaliante, seducente, misterioso e allo stesso tempo fragile.
L’autore dimostra ancora una volta, proprio come ne La coda del lupo aveva dipinto con immensa delicatezza la crescita della sua protagonista, di saper cogliere l’essenza dei suoi caratteri femminili e di saperli rendere tanto intriganti.
È dunque una veloce corsa Cosmo, ricamata da una costellazione di personaggi che ne arricchiscono il percorso; ma Cosmo è anche un sapiente gioco di equilibri.
Neri mette infatti in scena un’allegoria umana che alla fine dei conti risulta totalmente bilanciata: gli atti di violenza ingiusta e immotivata, che esplodono inaspettatamente, vengono ben compensati dai momenti di complicità, di amore puro e condivisione in cui Cosmo riceve senza dar nulla e ha un contatto sincero con la natura.
È questo il caso proprio di Ofelia, la sirena che allieta e devia per un attimo il suo percorso, della volpe fedele e dell’uomo cieco che per proteggerlo compie un sacrificio assieme ai suoi gatti.
Ma Cosmo è anche una matura riflessione sull’origine del mondo, sul fine dell’esistenza e sulla solitudine. L’autore si sofferma attraverso il suo piccolo protagonista sul senso di vuoto e mancanza di legami che ogni essere vivente sembra costretto a patire, e che persino le stelle, spettatrici di questa avventura come noi lettori, sperimentano “su pelle”.
Questa solitudine vive dunque in ogni cosa: nelle rocce, negli astri, nei cacciatori; vive in Ofelia, divorata dalla consapevolezza di essere sola mentre prova ad aggirarla con i mezzi così terribilmente genuini e impotenti che la sua età le offre; vive in Cosimo e nei compagni che lo hanno accompagnato nel suo viaggio.
Ma è proprio il viaggio a dover continuare a ogni costo, e Cosimo deve buttarsi tutto alle spalle, seppur a volte con rammarico. L’autore indugia molto su questa ricerca, il vagabondare cieco che sembra accomunare tutto: dalle stelle che fuggono, agli animali che migrano, agli uomini alla ricerca della felicità.
Questo movimento è in fin dei conti un conatus primordiale, una spinta istintiva che assume la forma che ogni individuo desidera attribuirgli: dal tentativo dolce e vano di avere un legame (come accade con Ofelia), agli spostamenti metodici degli uccelli e degli insetti, sino al viaggio di Cosimo, che mostra però l’enorme coraggio di non temere la solitudine.
Il tratto di Marino Neri è improntato alla sintesi, al gioco di sottrazioni. L’autore riesce a evocare le figure, quasi come in un sogno, con poche linee sinuose, corpose e ben modulate. Il suo è un segno improntato all’essenza, valorizzato dal netto contrasto di luci e dal meraviglioso gioco di ombre piene.
La colorazione è molto piatta e le tonalità si inseriscono nel racconto quasi in punta di piedi, non ci sono stacchi cromatici netti o tinte accese, il tutto per agevolare al massimo la leggibilità senza disturbare il lettore.
Cosmo è un viaggio onirico, fulminante, una storia che per necessità resta aperta all’errare insensato del Tutto che l’autore sembra aver colto e scelto di comunicare. Un’esperienza piacevole e familiare, fatta di imprevisti, violenze, amori e amicizia, in cui si incontrano e si scontrano vite ed esistenze; un viaggio in solitudine sul divenire, che si gusta con avidità e lascia il rammarico di aver voltato l’ultima pagina.
Marino Neri si conferma come una delle voci più interessanti della nuova generazione di fumettisti italiani. Un autore attento a parlare direttamente e con sincerità ai suoi lettori, alla costante ricerca del perfezionamento di una sintesi grafica che rende il suo tratto meraviglioso e unico.
Abbiamo parlato di:
Cosmo
Marino Neri
Coconino Press, aprile 2016
184 pagine, brossurato, colori – 19,00 €
ISBN: 9788876183010
Recensione pubblicata originariamente su Lo Spazio Bianco.
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