BilBolBul presenta: Gabriel Delmas
Gabriel Delmas è un artista a tutto tondo: pittore, fotografo, video artista e fumettista. Dal 2001 ad oggi ha realizzato molte opere, sia da solo che in collaborazione con altri artisti, dimostrando una grande poliedricità, usando stili e influenze diverse. Nel 2015 Hollow Press ha pubblicato per la prima volta in italiano una sua opera, Largermouths, e al BilBolBul ha presentato la sua nuova fatica, Xuwwuu, a cui è dedicata una mostra aperta fino al 18 dicembre.
Ciao Gabriel e grazie del tempo che ci concedi. Sei un artista dalle molteplici sfaccettature, ti occupi di fumetto, pittura, fotografia, videoistallazioni, le tue opere sono infarcite dai più disparati riferimenti letterari ed artistici. Guardando alla tua produzione, quale credi che sia la caratteristica fondamentale per avere sempre voglia di spingersi avanti nella ricerca di nuove idee e nuovi modi di esprimerle?
Penso che un artista non possa fare altro che creare le proprie opere per esprimere la propria sensibilità. Questa sensibilità è come un mostro che divora tutto dall’interno e che destabilizza il modo in cui l’artista percepisce il mondo. Quindi è qualcosa di istintivo. L’artista sceglie il mezzo più potente per controllare questo mostro interiore. Il tratto più importante è questa sensibilità problematica, che è molto diversa dalla pazzia o dalla stranezza. Penso che il modo migliore per (con)vivere con questa sensibilità artistica sia accettare questa instabilità, questa fragilità.
Esporrai a Bologna alcune tavole tratte dal tuo ultimo lavoro, Xuwwuu. Come hai scelto il materiale per la mostra e quale è il filo conduttore dell’opera?
Queste opere sono descritte molto bene sul pannello nella prima stanza della mostra. Abbiamo scelto le opere tra i miei lavori più recenti. Il tema principale che le collega è l’incubo espressionista e grottesco da Largemouths, Xuwwuu, Fobo e Plutonium.
Nel caso di Xuwwuu, le tavole sono sono veri e propri dipinti ad olio, ed è proprio questo connubio tra diverse forme artistiche che caratterizza i tuoi lavori. Cosa cambia per te nel progettare un fumetto o un dipinto, dove sono le tangenze e invece le peculiarità uniche di queste forme artistiche?
In realtà i dipinti sono in acrilico e il viso del ritratto è in tempera con uova. I disegni sono in inchiostro, carbone e penna a sfera. Ho usato gli acrilici perché si asciugano molto velocemente e sono più facili da usare su carta. Tengo l’olio per la tela e per le grandi dimensioni perché ci vuole solitamente più tempo per lavorarci, spesso diversi mesi o più di un anno. Così ha tempo di asciugarsi ed essere fissato. Quando dipingo creo immagini tramite sovrapposizione, mentre, quando disegno, è un processo di giustapposizione. Le tecniche sono diverse e dipendono dalle mie sensazioni e dal modo in cui voglio esprimerle.
Intervista realizzata via mail nel novembre 2016.