Bologna/Maputo andata e ritorno: intervista a Salvatore Giommarresi

Bologna/Maputo andata e ritorno: intervista a Salvatore Giommarresi

La mostra nasce da un viaggio tuo e degli altri autori coinvolti a Mozambico per dei workshop di banda desenhada insieme agli studenti della Escola Nacional de Arte Visual (ENAV) di Maputo. Come è nata questa iniziativa e come siete stati coinvolti?
Tutto è nato da un concorso che aveva come finalità l’incontro tra artisti Italiani e Mozambicani. In un primo momento gli artisti Mozambicani venivano accolti qui a Bologna grazie alla sinergia tra l’associazione Yoda e il comune di Bologna, poi successivamente gli artisti Italiani si sono recati in Mozambico grazie per conoscere il paese e creare l’incontro con altre realtà artistiche, come la casa degli artisti, il museo d’arte del Mozambico ed altre…

Da quella esperienza sono nati dei reportage a fumetti. Sono emerse differenze di approccio, di percezione del vostro soggiorno tra di voi? 
Assolutamente si, questo è stato possibile grazie agli itinerari di viaggio molto diversi tra loro. Così facendo, ho avuto il piacere di leggere storie che raccontavano luoghi e situazioni diversissime.
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In ogni modo, il vostro è comunque un punto di vista esterno e privilegiato: siete tornati con l’impressione di aver capito abbastanza del paese che vi ha ospitato, e quando invece ancora vi risulta lontano e poco comprensibile?
Questo è stato il problema che mi son posto sin dall’inizio, per questo motivo durante la mia permanenza a Maputo abbiamo chiesto ai ragazzi dell’ENAV di realizzare delle storie che raccontassero quello che i turisti e gli esterni non avrebbero mai potuto cogliere del loro paese, luoghi, stili di vita o semplici scorci di vita familiare. Inutile dire che sono venuti fuori dei lavori meravigliosi che completano la mostra.

Visti i tragici eventi di questi giorni, quanto conta viaggiare (fisicamente o con la mente) per essere aperti al nuovo, comprensivi verso gli altri, pronti ad accogliere invece che respingere?
Credo sia essenziale. Tutti gli incontri e le connessioni che nascono durante il nostro cammino, ci permettono di vedere il mondo da diverse prospettive facendoci modificare il nostro punto di vista. Espandere e modificare il proprio pensiero è salutare ed importantissimo per capire i cambiamenti e le motivazioni che si celano dietro ogni gesto.

Quanto possono definirsi “diversi” rispetto ai precedenti lavori degli artisti coinvolti?
Dipende: alcuni di noi avevano una vena più vicina al reportage già da prima, altri invece, non avendo mai affrontato il reportage a fumetti, si sono trovati davanti ad una sfida affrontata fra l’altro in maniera stupefacente.

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La mostra si presenta con l’ambizione di creare un percorso sensoriale dell’esperienza. Puoi spiegarci meglio questo aspetto?
Quando l’associazione Yoda mi propose di curare una mostra così ricca di emozioni, mi fu subito chiaro il mio obiettivo:  coinvolgere lo spettatore, aggiungendo qualcosa che parlasse del progetto sviluppato in questi 3 anni. Non bastavano le nostre tavole dei reportage, volevo delle tavole che raccontassero i progetti anno per anno e altre realizzate dagli artisti mozambicani. Poi in fase creativa ho chiesto agli artisti di donarci le parole che durante il viaggio li avevano colpiti e realizzare così una sorta di “tenda linguistica degli artisti”. Senza dimenticare anche che all’interno della mostra si trovano anche i bellissimi uccelli in cartapesta realizzati dall’artista Noemi Vola con cui ho collaborato, usando la palette dei colori degli uccelli autoctoni Mozambicani, lavorando quindi sull’aspetto visivo e cromatico. Palette usata anche sul grande albero che fa da solenne e silenzioso guardiano della mostra, in cui i visitatori possono lasciare le proprie impressioni.

AL FESTIVAL

BOLOGNA/MAPUTO, ANDATA E RITORNO

AGNESE BARUZZI, ARIELA COCO, ROBERTO DI ROCCO, ARIANNA FARRICELLA, SALVATORE GIOMMARRESI, KATIA PICCINELLI, EMANUELE RACCA, RAFFAELE SORRENTINO

15 ~ 22 NOVEMBRE
LOFT KINODROMO

Inaugurazione con gli autori
15 novembre h 20

Incontro con gli autori
21 novembre h 20, LOFT KINODROMO

Artdirector
Salvatore Giommarresi

A cura di
Associazione Yoda, Cospe ONLUS, Flashfumetto – Comune di Bologna, Evento IT.A.CÀ OFF – Festival del turismo responsabile

Un modo per capire quanto sia intima la relazione tra viaggio e racconto attraverso i reportage di viaggio di otto artisti italiani recatisi in Mozambico per realizzare dei workshop di banda desenhada insieme agli studenti della Escola Nacional de Arte Visual (ENAV) di Maputo.

Tavole che raccontano la vita quotidiana, le contraddizioni, le speranze, e la scoperta di un paese in mutamento. Realizzata attorno alla necessità di non presentare unicamente le tavole dei reportage in mostra, ma di creare un percorso sensoriale che coinvolga i visitatori,catapultandoli in alcune delle sensazioni vissute dagli artisti durante il loro soggiorno mozambicano.

La mostra rientra nell’ambito del progetto “Opportunità di sviluppo rurale sostenibile per la popolazione vulnerabile della Comunità di Goba (Mozambico)”, cofinanziato da RER.

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