Intervista ad Alice Socal: “Sandro” e me

Intervista ad Alice Socal: “Sandro” e me

Intervista

abbraccioCom’è nato il progetto di Sandro?
Mi trovavo ad Amburgo, in Erasmus, dopo due anni di studi a Bologna. Sandro nasce come lavoro conclusivo dei miei studi lì. Questa prima versione era stata realizzata in cinque mesi, e si intitolava “Il 26esimo compleanno della tua vita” (tracce di questo titolo si possono trovare anche nel fumetto).

Il tuo stile, in Sandro, un po’ risente di alcuni stilemi tipicamente tedeschi, e anche i paesaggi sembrano molto teutonici l’avevi notato?
Sì. Forse l’uso della matita è influenzato dai corsi di Anke Feuchtenberger ad Amburgo, lei usa molto la matita. I paesaggi… in realtà non l’avevo notato. Però è vero, i caseggiati, gli alberi in effetti, è simile a dove abito. Ci sono ancora delle scritte in tedesco, che non abbiamo tolto.

Parlando di spazi, l’attenzione è parecchia: gli interni sono curatissimi e molto realistici.
Molti degli oggetti che ho messo sono cose che ho, sono cose mie. Questo è il mio bagno ad Amburgo (mi mostra una vignetta). E anche l’immagine del cane con il cappellino e la torta è un’immagine che ho trovato (mi mostra la foto del cane col cappellino).

girisempre_scala

compleannoParliamo un po’ della trama di Sandro. Volendo semplificare è una storia di un ragazzo e del suo amico immaginario: un grosso Mickey Mouse. Perché Mickey Mouse?
In realtà l’avevo già disegnato ad Amburgo. Non era ancora “Sandro” però era comunque una “presenza sbagliata”. All’inizio il protagonista sospetta che questo Mickey Mouse sia lì a fargli dispetti, ma poi si scopre che è solo un po’ goffo e il obiettivo era quello di fare cose carine.

Già aveva in sé qualcosa del “Sandro” che conosciamo tra le pagine del fumetto. Un personaggio naif, ma a tratti un po’ inquietante.
Un Mickey Mouse cicciotto. Un dispensatore d’affetto, ma ingombrante e possessivo.

Nella storia, troviamo parecchi personaggi strani, buffi, ma anche sinistri ed onirici.
Sì, i personaggi “integrati”. Volevo inserire le scene “oniriche” e ho creato questi personaggi. Mi sono ispirata un po’ a David OReally. Ho guardato The External World. Non che i miei personaggi somiglino molto ai suoi, però è stato sicuramente fonte d’ispirazione.

baffiCi sono toni cupi, atmosfere oniriche e surreali, ma anche molta ironia, in questo tuo “Sandro”.
L’ironia è fondamentale. La vita è una cosa tragica, ma ci deve essere un’ironia di fondo per sopravvivere.

Il finale. Hai detto alcune cose, durante l’incontro, molto interessanti. Come ad esempio che nel finale è racchiuso il “tuo modo di vedere la realtà”.
Non è un finale forte, me ne rendo conto. Però appunto, è come io la vedo. Non è che non c’è soluzione, non c’è una soluzione diretta. Non trovo necessario che ci sia un finale chiaro, perché è così nella vita.

Biografia

Alice Socal, giovane fumettista ora residente ad Amburgo, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e poi con Anke Feuchtenberger e Stefano Ricci. Ha al suo attivo due libri: Luke (Giuda edizioni, 2011) e Sandro (Eris Edizioni, 2015), oltre a pubblicazioni su riviste.
alicesocal.de

Al festival

Uno sguardo sulle tavole originali di Sandro, uscito nel 2015 per Eris Edizioni, un potentissimo graphic novel in cui lo spettatore è partecipe delle vicende emotive dei protagonisti, raccontate in un intreccio di realtà e surrealismo.

AL CAPPELLO ROSSO, ALBERGO IN BOLOGNA DAL 1375

In collaborazione con
Treviso Comic Book Festival

Inaugurazione mostra
Domenica 22 novembre h 19.30

Incontro con l’autrice
Domenica 22 novembre h 15 MODO INFOSHOP

Intervista originariamente pubblicata su www.lospaziobianco.it
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: