Il fumetto è un ponte tra noi e gli altri

Il fumetto è un ponte tra noi e gli altri

Flyer_Concorso_Noi&glialtri_FronteAffiancando il tema della città, protagonista del concorso dello scorso anno, a quello dell’alterità al centro di quello di quest’anno, si apre alle 12.30 nell’Auditorium della Sala Borsa l’incontro tra i promotori e i finanziatori, la giuria critica e soprattutto gli artisti vincitori del concorso Noi e gli altri.

Promosso dal Comune di Bologna insieme a Flashfumetto.it, Associazione Hamelin e Yoda, oltre che al giornale Piazza Grande e al sostegno di Kappa Edizioni, il bando di quest’anno sottoponeva all’attenzione creativa dei partecipanti quello che è un tema sicuramente non facile, ma di certo sempre di grande attualità: il confronto, il rapporto, il distacco e l’avvicinamento con il diverso, con l’altro appunto.

Corre un sottile filo rosso che congiunge l’evento dell’anno scorso e quello proposto nel 2013: l’esperienza passata e riproposta nella raccolta Perdersi a… esplorazioni urbane a fumetti (Kappa Edizioni) proponeva, seguendo e riattualizzando gli approcci della psicogeografia, a un gruppo di giovani aspiranti fumettisti di “perdersi” letteralmente lungo le strade della città insieme a un gruppo di colleghi del Mozambico, per ritrovarsi infine e “orientarsi” anche grazie all’arte del fumetto.

Lungo le vie di una città si possono allora ritrovare non soltanto i passi e i segni dei propri percorsi, che racconta la nostra storia, ma anche quelli degli estranei, degli altri che costituiscono la massa di volti, passi e racconti altri che talvolta incrociano il loro destino con il nostro.

Federico Manzone - vincitore sezione Flashfumetto

Federico Manzone – vincitore sezione Flashfumetto

Da queste e altre intersezioni nascono anche i lavori degli 89 partecipanti di quest’anno, quasi tutti di età compresa tra i 20 e i 25 anni, tra i quali la giuria ha selezionato sei giovani artisti (più quattro selezionati) a cui verrà data non soltanto la possibilità di essere pubblicati nel catalogo di Kappa Edizioni e sul sito Flashfumetto.it, ma anche di prender parte a un interessante e ormai consolidato scambio con i paesi della Francia e del Mozambico. Uno dei sei vincitori, inoltre, potrebbe anche vedersi chiamato a partecipare alla Biennale dei Giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo che si terrà ad Ancona a giugno 2013.

La complessità del tema – ricorda Edo Chieregato, rappresentante dell’associazione Hamelin – richiedeva agli artisti di saper cogliere non soltanto la propria identità, ma anche i rapporti che essa intesse con gli altri, con la società: è così che nasce quel costante intreccio tra “riflettere, guardare, pensare” che sta alla base anche dell’arte della narrazione e del fumetto stesso. E sono proprio queste le capacità che anche le giurate invitate ad intervenire in sala, Elena Orlandi e Keiko Ichiguchi, sono riuscite a riconoscere e hanno voluto premiare nelle opere dei vincitori. Se infatti, come ricorda Elena, “leggere è uno dei modi più semplici attraverso cui accorciare le distanze tra noi e gli altri”, è proprio nella lettura che Keiko si è trovata davanti, paradossalmente, alla percezione della diversità culturale tra lei, cresciuta con il fumetto giapponese, e i giovani fumettisti che in quanto giurata ha dovuto leggere e valutare.

I linguaggi e le visualità artistiche sono spesso il mezzo più potente con cui le diversità e le alterità della nostra società, del mondo globalizzato, trovano espressione, voce e a volte sfogo; ma là dove riescono a cogliere questo sentimento di scarto tra un noi e un loro, le arti si pongono come ponti lanciati da una cultura all’altra, in grado di collegare le sponde di forme di pensiero differenti.

Raffaele Sorrentino - vincitore sezione Yoda

Raffaele Sorrentino – vincitore sezione Yoda

Come ponti, anche le opere di Raffaele Sorrentino (primo premio sezione Yoda) e di Federico Manzone (primo premio sezione Flashfumetto) sono capaci di connettere le immagini e il testo, la propria espressione artistica e lo sguardo del lettore, accorciando, nel racconto, le distanze tra noi e gli altri. Sia esso un racconto drammatico, come in Una famiglia di sconosciuti di Raffaele, oppure “una piccola storia, di un piccolo personaggio”, come ne La grande storia del piccolo Larry di Federico in bilico tra indifferenza e ironia, attraverso la mano di questi giovani promettenti il fumetto si fa voce di un tema forte, che porta a riflettere a volte col sorriso, a volte con la serietà del dramma. Protagoniste dell’esposizione inaugurata nell’Auditorium della Sala Borsa, le tavole di questi disegnatori provenienti da tutt’Italia rimangono a disposizione dello sguardo di chiunque assieme a loro volesse fare un passo per accorciare la distanza tra noi e gli altri.

LA MOSTRA:

FLASHFUMETTO – NOI E GLI ALTRI – 21 FEBBRAIO/3 MARZO – BIBLIOTECA SALABORSA AUDITORIUM
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