A passeggio nel Ghetto di Bologna_Aspettando Bilbolbul 2013
È iniziato ieri Aspettando Bilbolbul, inaugurando quattro mostre, tutte racchiuse nell’intrico di vie dell’ex Ghetto di Bologna. Potete visitarle in un’unica uscita e incominciare a lustrarvi gli occhi con illustrazione e fumetto (e oggetti di design, ceramiche, gioielli e maglieria, e un bicchiere di vino).
Appena entrati in via De’ Giudei qualcosa di assolutamente originale: Manuele Fior ha donato il suo tratto acquoso ed effimero alla ceramica. Grazie a Studio Elica, i disegni del fumettista, vincitore ad Angoulême 2011, sono eternamente fermi su piatti da collezione.
Tracciamenti continua il suo lavoro sul disegno di moda (che abbiamo ammirato in Costure – G.I.U.D.A. Edizioni, 2012), declinandolo nella mostra Lividi in critica sociale: i lividi sono quelli della violenza sulle donne, che “macchiano” però i vestiti e non solo i corpi. Le immagini sono accompagnate da brevi testi dall’alto tasso di emotività.
Amenità, nella persona di Lucia Biagi, ha portato a Bologna le serigrafie di Chiara Dattola, le facce fuse di Fabio Tonetto e bulbi oculari in maglia. Per ricordare l’antologia di Amenità, questa volta dedicata ai fantasmi. Se vi piacciono i mostriciattoli, approfittatene.
E per riposarvi dopo tanta bellezza, andate a bervi un té o un bicchiere di vino a Camera A Sud e intanto ammirate gli schizzi che Laura Scarpa ha raccolto sui suoi taccuini in questi anni e poi sul suo blog. Scampoli di vita cristallizzati sulla pagina, tra quotidianità e sogno.
LE MOSTRE:
– Cinquemila Chilometri al secondo… su percorso ceramico. Di Manuele Fior e Studio Elica – CRETE-PIÉCE UNIQUE – 16 FEBBRAIO/10 MARZO