Volgari e tenere bugie: intervista ad Atak (Antonio Falzetti)

Volgari e tenere bugie: intervista ad Atak (Antonio Falzetti)

Ciao Georg, benvenuto in Italia, parteciperai alla VI edizione di Bil Bol Bul attraverso una mostra personale, hai scelto personalmente le opere per l’esposizione?
La mostra è curata da me in cooperazione con il Bilbolbul. Abbiamo fatto un incontro a Berlino e pianificato insieme cosa avremmo potuto mostrare al pubblico italiano e agli amanti del fumetto.

Cosa desideri mostrare della tua produzione artistica?
L’idea è quella di mostrare il mio speciale modo di concepire la produzione fumettistica.
L’esposizione “Mirabilia” è caratterizzata da materiale proveniente da una grande mostra retrospettiva (lavori dal 1991 al 2011) organizzata in tre spazi differenti durante tutto il 2011: al comic festival di Lucerna (Svizzera), al museo del libro per bambini di Colonia (Germania) e alla  gallery arts factory di Parigi.
L’obiettivo del mio lavoro è rappresentato dal confine tra l’arte “alta” e quella” povera”,  Alcuni dei miei progetti inoltre uniscono il fumetto all’illustrazione e all’istallazione artistica come nel caso di “The toy box” .

Quale spazio darai rispettivamente all’illustrazione al fumetto e alle istallazioni?
Lo spazio lasciato ai diversi media comunicativi è lo stesso, l’esposizione parte con alcuni esempi dei miei fumetti per i quotidiani tedeschi e per il mio giornale di fumetti Wondertüte”, e prosegue con una panoramica delle mie produzioni artistiche quali dipinti e sculture basate sulle storie dei fumetti, le radici e le ispirazioni dei miei lavori artistici provengono infatti dal mondo del fumetto. L’ultima parte della mostra propone le mie illustrazioni di libri per bambini di diversi editori stranieri.

Ci sarà un percorso narrativo o un tema che caratterizzerà la mostra?
Il tema della mostra è certamente riferito al titolo “Mirabilia” ma potrebbe essere anche rappresentato da questo: “ Non voglio diventare grande!”.

Attualmente quale ideale, situazione politica o sociale  ti senti più vicino e desideri illustrare? Lo faresti attraverso un dipinto o un fumetto?
Non sono interessato all’attuale panorama politico e sociale. Mi piace avere, nel mio lavoro, una certa distanza dai fatti e dalle problematiche del nostro tempo. Cerco di costruire nei miei lavori un mio spazio personale, privato e un universo intimo, ognuno può trovare comunque nel mio mondo alcuni problemi politici ma mai come nei posters con messaggi espliciti. Un amico ha scritto a proposito del mio lavoro che è possibile trovarci  entrambe le cose: l’armonia e il disordine, “volgari bugie espresse con tenerezza, un trascendente,  freddo e meraviglioso luccichìo. una fragile bastonata e un dolore che fa ridere, una ferita sanguinante e un sogno ad occhi aperti tra i più delicati e profumati fiori.”

Preferisci il mezzo espressivo dell’illustrazione o quello del fumetto?
Tanto tempo fa pensavo che il mezzo espressivo più efficace fosse il fumetto, forse perché ritenevo fosse così più facile per i lettori entrare nel mio mondo che non attraverso una sola immagine, ma dopo aver lavorato al libro per bambini, che è un mezzo completamente diverso se comparato al fumetto, ho percepito che un’immagine come quella di un dipinto è il mezzo migliore e più semplice per aprirmi al pubblico e permettergli di entrare nel mio mondo, che usare una grande quantità di pannelli a fumetti.

Cosa scatena in te la voglia di disegnare? È un’azione istintiva e immediata o necessita di tempo?
La voglia di disegnare rappresenta il mio modo di comunicare con l’ambiente, è divertente disegnare il proprio mondo e il divertimento è importante per il processo creativo; a volte è un’azione istintiva, ma necessita di molto tempo per entrare in azione!

Cosa ti piacerebbe illustrare dell’Italia?
Nulla di particolare, mi piace il feeling con la lunga storia dell’arte italiana; per esempio quando cammino lungo le strade di Roma mi piace pensare alla cultura cattolica e a quella occidentale e alla possibile mescolanza di aree culturali così diverse.

Grazie mille per la tua disponibilità.

 

AL FESTIVAL:
TAK
MIRABILIA
2 MARZO • 8 APRILE
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI BOLOGNA
inaugurazione con l’autore:
1 marzo • H 19

incontri con l’autore:
1 marzo • H 15
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA – AULA 3
3 marzo • H 15
BIBLIOTECA SALA BORSA – AUDITORIUM

in collaborazione con:
Goethe-Institut Italien

1 Comment

  1. Intervista ad ATAK per il BILBolBul | corpomacchina Art Studio · 1 marzo 2012

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