Perché Tuono Pettinato (Luigi Siviero)
1. Perché Tuono Pettinato
“Tuono Pettinato”, nome d’arte scelto dal fumettista pisano Andrea Paggiaro, è il titolo di un libro custodito nell’immaginaria biblioteca di Babele descritta in uno dei più celebri racconti di Jorge Luis Borges:
«È inutile osservare che il volume migliore dei molti esagoni che amministro s’intitola Tuono pettinato, e un altro Il crampo di gesso e un altro ancora Axaxaxas mlö.» ((Jorge Luis Borges, La biblioteca di Babele, in Finzioni, trad. it. Antonio Melis, Adelphi, Milano, 2003 [1941], pag. 74.))
Nel racconto di Borges, poche righe dopo, si legge anche che «Nessuno può articolare una sillaba che non sia piena di tenerezza e di timori», frase che si adatta anche allo pseudonimo di Paggiaro. Il nome d’arte “Tuono Pettinato”, infatti, descrive la personalità e riassume la poetica di Andrea Paggiaro. È un nome che deriva da una citazione colta e nel quale decisione, gravità e timore (Tuono) convivono con assurdità, tenerezza e volontà di non essere serio fino in fondo (l’accostamento fra “Tuono” e “Pettinato”).
«Andrea ha ritenuto che Tuono Pettinato riflettesse la sua personalità e l’ha adottato come pseudonimo. Ci ha anche rivelato di aver deciso, anni addietro, di usare un nome d’arte per sentirsi più libero di esprimersi, come se in questa maniera agisse in incognito, dietro una maschera. » ((Anonimo, Perché Tuono Pettinato, in Unitre Lavello))
2. Donna Bavosa
Tuono Pettinato inizia a pubblicare fumetti nella prima metà degli anni zero, quando si trova a Bologna per frequentare il DAMS sezione cinema e l’Accademia Drosselmeier:
« (…) assieme al collega Ratigher e all’amico di una vita J. D. Raudo fondammo l’etichetta “Donna Bavosa” per produrre tutte quelle cose matte che eravamo certi nessun altro ci avrebbe permesso di pubblicare per conto nostro, tipo un teen magazine per scienziati, una collana di albi realizzati esclusivamente da autori bruni di capelli, degli albetti fotocopiati e spillati per promuovere un’erudizione spiccia ai fini mondani su argomenti come la Korpenkultur tedesca dei primi del novecento, o la filmografia su Sandokan. La conferma della giustezza delle nostre azioni ci giunse con l’incontro di altre menti sopraffine, come Maicol&Mirco, il Dr. Pira e LRNZ. » ((Intervista rilasciata da Tuono Pettinato a Sara Picardo, Faccio fumetti per dare un senso a questo Mondo, in Liberazione, M.R.C. Spa, Roma, 3 marzo 2010, pag. 12. Nel blog di Tuono Pettinato c’è una scansione della pagina.)) da Liberazione
Fra le autoproduzioni di Donna Bavosa ((Nel sito di Donna Bavosa c’è il catalogo delle pubblicazioni.)) ci sono dei portfolio di Paolo Parisi, Maicol & Mirco, Ratigher e Tuono Pettinato, delle raccolte di disegni di Paper Resistance, Squaz, Alessandro Baronciani, Ratigher, Blù e Ericailcane (prodotti da Donna Bavosa assieme a Inguine e alla libreria bolognese Modo Infoshop) Il suicidio spiegato a mio figlio di Maicol&Mirco, il numero unico del teen magazine per scienziati in erba Ergo (alla quale Tuono Pettinato contribuisce con una biografia a fumetti di Marie Curie) e alcuni albi di Tuono Pettinato intitolati I film di Sandokan, Korpenkultur e Corso di fumetti dozzinali.
Tuono Pettinato racconta che quei fumetti, ai quali vanno aggiunti anche i suoi contributi ai primi due numeri di Fumetti disegnati male ((Scaricabili in questo sito.)), appartengono a una «fase artistica giovanile nella quale propagandavo il disegnare deliberatamente male e di fretta per risparmiare tempo da dedicare ad altre cose più divertenti, come andare a bere le bibite ai giardinetti o giocare a minigolf.» ((Intervista rilasciata da Tuono Pettinato a Sara Picardo, Faccio fumetti per dare un senso a questo Mondo, in Liberazione, M.R.C. Spa, Roma, 3 marzo 2010, pag. 12. Nel blog di Tuono Pettinato c’è una scansione della pagina.)) La fascinazione per il disegno dozzinale non impedisce a Tuono Pettinato di realizzare un fumetto (uscito nel secondo numero di Fumetti disegnati male) nel quale la struttura della tavola ricorda ((La derivazione da Gasoline Alley non è certa. Interrogato da me al riguardo, Tuono Pettinato ha detto: «In realtà potrei averlo fatto inconsapevolmente. Ricordo che ero rimasto impressionato da una tavola di questo tipo, ma non ricordo se era un esemplare classico o contemporaneo. In effetti all’epoca ero ancor meno erudito di fumetti di quanto lo sia ora.»)) il Gasoline Alley di Frank King.
A proposito della sua formazione di fumettista e dei suoi punti di riferimento, Tuono Pettinato afferma:
«Io avevo studiato prevalentemente storia del cinema e cinematografia, non avevo una vera formazione tecnica riguardo al disegno. Sono in questo senso un autodidatta innamorato di Snoopy e del fumetto underground anni 90, debitore del Daniel Clowes di Ghost World e del Sardelli del Vernacoliere, ma senza una vera base di studi specifici alle spalle. Non a caso con i miei compagni di avventura abbiamo dato vita al Corso di fumetti dozzinali, enumerando una vera e propria serie di trucchi ad uso del disegnatore privo di base teorica, perché anche lui, anch’io, riuscisse ad aggirare certe difficoltà tecniche.» ((Da un’intervista rilasciata da Tuono Pettinato a Gaia Balastresi, I Mille e un fumetto, in Il Fogliaccio, Editrice Alpha, Pisa, 2010. Nel blog di Tuono Pettinato c’è una scansione.))
Donna Bavosa produce anche gli album dei Laghetto, gruppo musicale a cui appartiene Ratigher. Tuono Pettinato dà ai Laghetto un tocco di surrealtà diventando il loro finto chitarrista.
3. I Super Amici
Le autoproduzioni di Donna Bavosa permettono a Ratigher e Tuono Pettinato di avviare le prime collaborazioni con Maicol&Mirco e il Dr. Pira, con i quali, assieme a LRNZ, formeranno il collettivo dei Super Amici.
I cinque autori adottano un “marchio” che identifica i loro libri e fumetti, partecipano collettivamente a mostre, workshop e convegni, creano dei blog (Super Amici, nel quale pubblicano fumetti e informazioni sulle loro attività, e 1825, pieno zeppo di disegni inediti) e soprattutto fondano due riviste, Hobby Comics e Pic Nic, oltre a realizzare lo speciale della rivista X Comics intitolato XZ Comics – Donne nude con le mani in tasca.
Hobby Comics è una rivista di grande formato che contiene fumetti brevi interamente fatti dai Super Amici. Pic Nic invece è una rivista distribuita gratuitamente (anche scaricabile in questo sito) nella realizzazione della quale i cinque Super Amici hanno coinvolto autori come Giuseppe Palumbo, Junko Mizuno, Adriano Carnevali, Paolo Bacilieri, Francesca Ghermandi e altri.
4. Apocalypso
Col passare del tempo Tuono Pettinato rinuncia al disegno dozzinale e matura un tratto dolce e morbido che utilizza per trattare in punta di fioretto i temi più spinosi e impegnativi. Nell’antologia Apocalypso. Gli anni dozzinali vengono raccolte, e in alcuni casi ridisegnate bene, le storie migliori dell’autore.
«Leggendo le trame dei vari fumetti contenuti in Apocalypso! (…), risulta abbastanza evidente come una vena sarcastica e fantastico-surreale caratterizzi la maggior parte delle sue opere. Col suo tratto volutamente sbarazzino e fanciullesco (…) Tuono Pettinato rende protagonista delle proprie storie una galleria di personaggi quanto mai variegata che va dal Gabibbo al Papa, da Adolf Hitler a Pino Daniele, calandoli in contesti assolutamente paradossali e inconsueti.» ((Alessandro Busnengo, Apocalypso! Gli anni dozzinali, in Mangialibri, 2010. ))
5. I libri e i fumetti per bambini
Il tratto di Tuono Pettinato si rivela molto adatto alle illustrazioni dei libri per l’infanzia. Nel 2005 l’autore pisano inizia a collaborare con la casa editrice Campanila per la quale realizza molti disegni che vengono pubblicati in La valle nebbiosa, Il nonno e Caterina, La vera storia d’amore di Giacomo Candulli, Rumble, Storie della natura e Antìkoi ((Per bibliografia e informazioni sugli autori dei libri rinvio al sito della casa editrice.)).
Fra tutti spicca La vera storia d’amore di Giacomo Candulli scritto da Elisa Rocchi. Il nome del protagonista, vuole farci credere Tuono Pettinato, è stato scelto aprendo a caso l’elenco del telefono: Candulli esiste e vive a Pisa. Giacomo Candulli è un bambino di otto anni che si innamora della sua compagna di classe Irena. Perde la testa per lei e decide di conquistarla servendosi delle dritte di una rivista spazzatura per donne e dei consigli sconsiderati dell’amico Filippo.
Nel 2011 Tuono Pettinato realizza anche due fumetti per bambini. Nel decimo numero della rivista Canicola, uno speciale rivolto ai bambini, esce Flaubert 9000, la storia di un robot della NASA che sogna di diventare ballerina (e ci riesce).
Topipittori pubblica invece l’autobiografia di Andrea Paggiaro intitolata Il magnifico lavativo. Per questo libro Tuono Pettinato adotta una suddivisione in capitoli autoconclusivi lunghi da una a quattro pagine. L’autore racconta in forma romanzata alcuni divertenti episodi chiave della sua infanzia, spaziando dal carnevale di Venezia ai libri game di Lupo Solitario, dalla prima crisi mistica al karate pasquale.
6. Garibaldi
Nel 2010 esce Garibaldi – Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovani menti, il primo fumetto lungo di Tuono Pettinato. L’opera è tutt’altro che agiografica: l’autore ritrae un Garibaldi avventato, ignorante, fanatico e sprovveduto, suggerendo che l’eroismo del condottiero sia frutto di sconsideratezza e forse la portata delle sue gesta sia ingigantita dalle esagerazioni popolari.
«Pongo (…) l’accento sul fatto che anche gli eroi sono persone, ma che a volte, chissà perché, si tramanda solo un aspetto della loro personalità. Insomma io non invento quasi niente: spesso la realtà, ricostruita andando a leggere documenti storici, è più incredibile di quanto potremmo mai immaginare; come accade per l’episodio della prima spedizione dei Mille, per la quale pare abbia cercato di ottenere un milione di fucili: un condottiero che non sapeva fare i conti.» da Il Fogliaccio
Raccontare la vita dell’uomo Garibaldi è solo uno dei motivi che hanno spinto Tuono Pettinato a realizzare il fumetto. L’autore afferma che « (…) raccontare la vita di Garibaldi è stato anche l’espediente per dileggiare il modo di insegnare il Risorgimento italiano nelle scuole. Non è certo un caso che nel corso della narrazione compaiano spesso dei bambini e il loro maestro che riecheggiano in chiave dissacrante certe atmosfere retoriche all’inverosimile. » ((Da un’intervista rilasciata da Tuono Pettinato a Danilo Soscia, Garibaldi secondo me: l’opera “risorgimentale” di Tuono Pettinato, in Pisa Notizie, 2010.))
In Garibaldi si assiste a una critica incisiva alla “cultura ufficiale”, vista da Tuono Pettinato come un indottrinamento acritico. Il Garibaldi descritto nei libri scolastici è un Eroe bidimensionale che rappresenta una Patria da servire senza mai metterla in dubbio. Garibaldi è un fantoccio usato per insegnare agli studenti a ubbidire sempre e comunque, a uniformarsi a una massa che deve credere sempre e comunque senza criticare e tantomeno ribellarsi. E come dicono i Laghetto (il gruppo nel quale Tuono Pettinato fa il finto chitarrista) nella canzone intitolata Avril Lavigne: «La massa è pirla: non seguirla.»
A questo proposito è importante ricordare che Tuono Pettinato ha mosso i suoi primi passi nella scena dell’underground e del DIY. La scelta di ricorrere all’autoproduzione ai tempi di Donna Bavosa era stata fatta per ragioni ideologiche: autoprodurre significava collocarsi al di fuori del sistema, in una rete fatta di centri sociali e concerti punk. Lo scopo degli autori che ruotavano attorno a Donna Bavosa era fare controcultura, magari ridicolizzando o criticando tutto ciò che andava per la maggiore, fosse esso la rivista Cioè (trasformata nel teen magazine per scienziati Ergo) o MTV. Nel 2002 Ratigher, John D. Raudo e GJ Ottone hanno creato l’Anti MTV Day, festival di musica alternativa durato dieci anni, al quale Tuono Pettinato ha partecipato sia come finto chitarrista dei Laghetto sia facendo un fumetto sul rapporto fra la controcultura e il sistema rappresentato da MTV. Con Garibaldi Tuono Pettinato ha alzato di molto il tiro del suo messaggio anarchico.
7. Tuono Pettinato oggi
Negli ultimi anni Tuono Pettinato ha sparpagliato i suoi fumetti brevi e le sue illustrazioni nei posti più disparati. Ha realizzato la serie I Ricattacchiotti per la rivista XL, ha fatto fumetti per mostre ((Un fumetto di una tavola di Batman per la mostra Superheroes on the Sofa. Darwin l’Evoluzionario per la mostra Darwin nell’Arte.)) e siti internet ((Marinetti! Su Vice, John Rambo in difesa dell’Arsenale nel blog dell’autore, Marshall McLuhan ci spiega l’evoluzione dell’uomo mediale su Link, Buone feste da Tuono Pettinato nel blog di Rizzoli Lizard, No ai tagli al fumetto su Fumettologicamente, Il gatto con gli stivali che non gli stavano su Zazie News, Peanuts su Fumettologicamente, Paris Stilton su Zazie News.)), assieme ai Super Amici ha creato le riviste Hobby Comics e Pic Nic, ha disegnato il volume a fumetti Galileo! Un dialogo impossibile, ha illustrato la Guida Zero Roma 2011, ha fatto il remake dei Suberoi (supereroi disgraziati creati al tempo delle autoproduzioni disegnate male) per la rivista Animals, ha dissertato di sesso su XZ Comics, ha pubblicato fumetti autoprodotti, ha iniziato a realizzare la serie Nitro! per la rivista Linus, ha contribuito all’antologia Wonderland – Quando Alice se ne andò edita da NPE, ha tappezzato Facebook di calembour.
8. Ossimori impegnati
La caratteristica più appariscente dei fumetti di Tuono Pettinato è l’unione ossimorica fra uno stile lieve, caricaturale e fanciullesco e delle tematiche impegnate affrontate con sagacia corrosiva.
Per esempio il tema de L’ospite è sacro è l’ingerenza della Chiesa cattolica nella vita di chi non crede in Dio, o almeno in quel Dio. L’arroganza e la prepotenza con cui la Chiesa irrompe nelle vite dei non cattolici sono raccontate nel fumetto per mezzo di una metafora: una persona qualunque (a rappresentare le tante persone non cattoliche) riceve una visita dal cugino Pontefice (!) che in poco tempo inizia a comandare e imporre il suo modo di pensare (come la Chiesa con la società italiana). La critica feroce alla Chiesa è fatta per mezzo di un fumetto apparentemente leggero che sfocia nella comicità.
9. Il linguaggio verbale
Un altro tratto importante dei fumetti di Tuono Pettinato è l’utilizzo del linguaggio.
Innanzitutto va notato il gusto di Tuono Pettinato per un linguaggio raffinato e ricercato. Come avviene per l’accostamento fra stile caricaturale e temi impegnati, Tuono Pettinato vuole creare un ossimoro. Il linguaggio aulico viene infatti adoperato in contesti che non gli si confanno. Per esempio il fumetto Ingorgo è costruito in questo modo: alla base della storia c’è un’ambientazione banalissima (un uomo in auto è fermo al semaforo); su questa ambientazione viene innestato uno sviluppo fantascientifico (l’uomo vede tanti se stesso del passato nelle altre automobili); per mezzo di un linguaggio ricercato la situazione banale e irrilevante assume una dimensione epica (« La stasi di un semaforo rosso ha condensato e coalizzato tutte le versioni di me stesso che negli anni ho impersonato e abbandonato, » e così via); la dimensione epica viene ridicolizzata nel capovolgimento comico che chiude il fumetto (« In un raptus evasivo mi decido per bruciare lo stop. Parto a tavoletta in quarta. Per schiantarmi dritto nella fiancata del me stesso del futuro, che ha la precedenza »).
Tuono Pettinato è anche un amante dei calembour e dei giochi di parole. L’autore ha così a cuore i giochi di parole ossimorici che ha scelto il titolo “Apocalypso” (fusione di due parole antitetiche come apocalisse e calypso) per il volume che raccoglie le sue storie più rappresentative.
Fra i fumetti nei quali Tuono Pettinato gioca con le parole c’è Papa Placebo, nel quale vengono inventati svariati nomi di Papi, come Asbesto IV, Subbuteo XII e Frantojo XIII.
È interamente fondato sul linguaggio il fumetto intitolato Tufano. Le tipiche frasi fatte che caratterizzano le interviste dei calciatori vengono collocate da Tuono Pettinato in un contesto che è loro estraneo. Nella vita di tutti i giorni il calciatore Tufano si esprime come se venisse intervistato un giornalista sportivo al termine di una partita di calcio. Per esempio rivolgendosi a un fruttivendolo che gli chiede cosa desidera, Tufano risponde: « Queste sono decisioni che spettano al mister. L’importante è farsi trovare pronti. » La decontestualizzazione del linguaggio dei calciatori serve a mostrare quanto siano ridicole e prive di inventiva quelle frasi ripetute a memoria alla fine di ogni partita.
È molto interessante anche il fumetto breve Omeopatia. In questa storia un Adolf Hitler in miniatura si aggira nello stomaco di una persona che soffre di mal di pancia. L’uomo viene clonato, miniaturizzato e inviato nel suo stesso corpo per sconfiggere il dittatore tedesco. La presenza di Hitler nello stomaco è una metafora delle idee deviate che chiunque potrebbe avere dentro di sé ma che dovrebbe trovare la forza di superare e gettare via (al termine del fumetto l’uomo vomita Hitler e si libera del male). Dal punto di vista del linguaggio il fumetto è interessante perché Hitler si esprime dicendo solo « Gnè, gnè, gnè. » In questo modo Tuono Pettinato ridicolizza i pensieri più abietti e meschini (il « Gnè, gnè, gnè » sostituisce un vero discorso di stampo nazista), riducendoli a qualcosa di simile alle lamentele di un bambino viziato.
10. Il linguaggio grafico
Tuono Pettinato si interessa anche al linguaggio grafico, seppur con meno intensità rispetto al linguaggio verbale.
Uno dei primi esperimenti grafici dell’autore è Belandi, un mash-up di Sin City con il Gabibbo. In questo fumetto di una tavola Tuono Pettinato accosta alcune frasi ed esclamazioni del Gabibbo ad immagini ispirate al fumetto hard boiled di Frank Miller. A proposito di questo fumetto Tuono Pettinato afferma:
«A pensarci bene, poi, forse questi due opposti si avvicinano: in fondo il personaggio del Gabibbo nasce come giustiziere popolare: un Robin Hood rosso e dal carattere indomito tipico dell’indole genovese. Chissà, magari tra un “Fritto misto” e una “Rumenta”, quante torbide storie noir potrebbe raccontarci sui retroscena di Mediaset.» ((Intervista rilasciata da Tuono Pettinato a Sara Picardo, Faccio fumetti per dare un senso a questo Mondo, in Liberazione, M.R.C. Spa, Roma, 3 marzo 2010, pag. 12. Nel blog di Tuono Pettinato c’è una scansione della pagina.))
Chiamato a realizzare un’avventura contemporanea del Signor Bonaventura, Tuono Pettinato ha scelto di adottare la stessa struttura della tavola che caratterizzava i fumetti di Sto, disegnando delle vignette prive di nuvolette e affiancate da testi in rima. In seguito questa soluzione è stata usata da Tuono Pettinato per un fumetto su Marshall McLuhan. Va precisato che l’autore ha fatto fumetti di questo tipo anche (soprattutto?) per misurarsi con la narrazione in rima, quindi per esplorare un particolare linguaggio verbale.
Un caso interessante di integrazione delle soluzioni grafiche di altri autori all’interno dei fumetti di Tuono Pettinato è rinvenibile in Garibaldi. Giunto a Napoli, il protagonista del fumetto si dichiara dittatore comportandosi da despota. Tuono Pettinato, per rimarcare il comportamento di Garibaldi, cita un classico despota dei fumetti, il re della striscia Wizard of Id di Johnny Hart e Brant Parker. Nella tavola pubblicata a pagina 91 Tuono Pettinato imita lo stile di Parker e rende Garibaldi simile al personaggio della striscia americana.
Un caso più unico che raro di metalinguaggio fumettistico è il fumetto di tre vignette intitolato Seppellitemi qui. Un uomo in punto di morte afferma « Seppellitemi qui. » I parenti riuniti al capezzale interpretano quel « qui » alla lettera e lo seppelliscono all’interno della nuvoletta. Si tratta di un esperimento giovanile (pubblicato nel 2003 e ridisegnato nel 2009) che non ha avuto seguito nella produzione dell’autore, più interessato ad altre forme di linguaggio.
I fumetti intitolati L’ospite è sacro, Ingorgo, Papa Placebo, Tufano, Omeopatia, Belandi, Il signor Bonaventura & la flessibilità e Seppellitemi qui sono stati ristampati, assieme ad altri, nel greatest hits Apocalypso. Gli anni dozzinali.
Volumi a fumetti
Nadia Ioli Pierazzini, Francesca Riccioni, Vittoria Balandi e Tuono Pettinato, Galileo! Un dialogo impossibile, Felici Editore, Ghezzano, 2009.
Tuono Pettinato, Apocalypso. Gli anni dozzinali, Coniglio Editore, Roma, 2009.
Tuono Pettinato, Garibaldi – Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovani menti, Rizzoli Lizard, Milano, 2010.
AA.VV., Wonderland – Quando Alice se ne andò, NPE, Roma, 2010.
Tuono Pettinato, Il magnifico lavativo, Topipittori, Milano, 2011.
Fumetti di Tuono Pettinato in rete
Il diario di Anna Frankenstein.
John Rambo in difesa dell’Arsenale.
Marshall McLuhan ci spiega l’evoluzione dell’uomo mediale.
Buone feste da Tuono Pettinato.
No ai tagli al fumetto e alle camicie rosse!
Il gatto con gli stivali che non gli stavano.
Il pendolo e la misura del tempo.
Pierre De Frédy, Barone De Coubertin.
KINA – il contributo di TP da casa sua.
Illustrazioni
Le serigrafie di Studiocromie.
La Moleskine del Magnifico lavativo.
Il blog di Bastardi da Guerra.
1825 (Tuono Pettinato è Doctor K).
Il Grande Uno Rosso per il calendario 2010 de I 400 Calci.
Glenn Danzig su Bam! Magazine.
Michael Jackson sulla copertina di Fuzzine.
AL FESTIVAL:
Tuono Pettinato è in mostra assieme a Giulia Sagramola per i volumi “Il magnifico lavativo ” e “Bacio a cinque” editi per la collana Gli anni in tasca Graphic di Topipittori. Gli autori propongono un’esplorazione a tutto tondo del loro universo: oltre alle tavole tratte dai due libri, vengono esposti i primi bozzetti, le matite, le illustrazioni che hanno portato alla ricostruzione della loro storia.
Ad accompagnare i disegni, piccole suggestioni visive: foto degli autori bambini, memorabilia e alcuni riferimenti visivi legati al loro background di ricordi pop fatto di minipony, cavalieri dello zodiaco, coniglietti e robottoni.