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L’Unità, mercoledì 21 marzo 2007
“Sarà perché mancava l’immancabile mostra mercato; sarà perché fin dall’inizio, i curatori di Bilbolbul (ovvero la vivacissima associazione Hamelin) l’avevano annunciata come «una festa che metterà al centro gli autori»; sarà perché è una manifestazione alla sua prima edizione dovrà pure distinguersi dalle altre, tante, troppe e tutte uguali che affollano il belpaese a fumetti; sarà per... ma Bilbolbul è stata davvero una bella sorpresa. Per quello che ha proposto, per come lo ha proposto. Perché il fumetto (le opere, i giorni, gli autori) li trovavi dove dovresti sempre trovarli: in città. E in una città come Bologna, nelle gallerie d’arte, nei musei, nei palazzi istituzionali, nelle librerie, nei circoli Arci. Fumetto diffuso nel tessuto vivo nella cultura cittadina, senza ne «alti» o «bassi», zone esclusive o ghetti…”
roberto pallavicini
 
Domenica, supplemento de Il Sole 24 ore, domenica 11 marzo
“Una storia iniziata negli anni Sessanta con Magnus e Bunker, Bonvi, poi Pazienza e Valvoline. La città non ha mai rinunciato alla sua vocazione e ora lancia un festival internazionale. […] Mancava un evento di una certa dimensione per confermare il ruolo di Bologna, e anche questo è arrivato lentamente. L’associazione culturale Hamelin ha fatto le prove generali negli ultimi due anni, e mercoledì prossimo aprirà il Festival Internazionale di fumetti BilBOlbul. Dal nome del primo personaggio a fumetti apparso in Italia alla fine del 1908, firmato da Attilio Mussino…”
domenico rosa
 
Alias, supplemento settimanale de “Il Manifesto”, sabato 17 marzo 2007
“Però, un festival del fumetto. Non mostra mercato, salone, convegno o kermesse. Ma un festival internazionale, come per il cinema, come ad Angouleme. A Bologna, città degli editori italiani più all’avanguardia nel settore, dove pullulano da sempre iniziative associative e accademiche e c’è un sindaco appassionato lettore di Tex […] Bilbolbul. I edizione del Festival Internazionale di fumetto a cura di Hamelin Associazione Culturale, gente seria che lavora da tempo sul fumetto come linguaggio completo e viatico all’interpretazione del sociale, della salute mentale, dell’espressione artistica alta e della fruizione diffusa. Si occupa dello studio e della promozione del fumetto e dell’illustrazione, attraverso l’organizzazione di mostre, attività didattiche, incontri con autori, pubblicazioni e omonima rivista. Qui il festival del fumetto non nasce come un fungo estemporaneo in mezzo al deserto, ma come approdo, sintesi e nuovo punto di partenza per un’attività permanente nell’arco dell’anno. Un festival quindi, come momento di incontro internazionale, che apre le porte di un centro vivo e produttivo del fumetto, per mostrare quello che fa e confrontare le sue elaborazioni e riflessioni sul mezzo. Per stimolare ulteriori fecondazioni tra chi continuerà a vivere  e creare a Bologna e chi se ne porterà con se una traccia, in altri luoghi anche esteri.”
thomas martinelli
 
Il Manifesto, domenica 18 marzo 2007
“Bastava aprire le porte dei vari studi grafici, gallerie, case editrici, musei e librerie insiti nella città e pensare a dei percorsi, anche casuali, ma coordinati alla ricerca di autori, pubblicazioni e mostre ed ecco il festival di fumetto. […] Sobrio intreccio fra città e graphic novels (romanzi grafici o a fumetti), si va con leggerezza per presentazioni come per aperitivi. E senza stress da kermesse si ha modo di conoscere da vicino maestri indiscussi con le loro opere come Magnus, Mattotti, ma anche giovani artisti vitali, apprezzati in una cerchia transnazionali di intenditori ma perlopiù da scoprire.”
thomas martinelli
 
Fumo di China n.149, aprile 2007
“Da anni, con l’eccezione di svariati e preziosi momenti di Napoli Comicon, non sperimentavo il sottile piacere intellettuale della ricerca e il vivace entusiasmo infantile della scoperta collegati alla partecipazione a una qualche articolata manifestazione culturale sui fumetti comunemente battezzata festival, mostra, rassegna, esposizione, fiera… Quel piacere si concretizzava, soprattutto per me, nella possibilità di indagare qualche aspetto della comic art o qualche autore di fumetti mediante un convegno-tavola rotonda seriamente e scientificamente impostato; ammirare un’indimenticabile mostra collegata all’argomento del convegno; portarmi via a futura memoria e a scopo documentario, con il ricordo della manifestazione, un interessante, puntuale e rigoroso catalogo o raccolta di saggi incentrato sul tema fondamentale del convegno; scoprire qualche nuovo autore o scuola fumettistica attraverso le vivaci mostre che d’abitudine fungono da corollario al tema principale della manifestazione. Insomma, ritornare ai tempi di Lucca, quella gloriosa della mia giovinezza. Orbene tutto questo, come per magia, è quanto ho riprovato a Bologna in occasione di BilBOlbul, primo festival internazionale di fumetto (14-18 marzo 2007) organizzato dalla felsinea associazione culturale Hamelin.”
giulio cesare cuccolini
 
L’Unità, mercoledì 14 marzo
Bilbolbul , nuovo ed atteso Festival internazionale del fumetto, che debutta oggi a Bologna con una lezione di Antonio Faeti  e Giulio Girello su  Le figure del mito. Fino al 18 marzo in giro per la città ci sono quindici mostre e una quarantina di autori, che incontreranno il pubblico in musei, gallerie d’arte, caffé e librerie, ma soprattutto da venerdì nel Quadrivio di Palazzo Re Enzo faranno dediche e disegni a ciclo continuo per gli appassionati delle “nuvole parlanti”. Il rito delle dedicas, un’abitudine consolidata nei festival europei, sarà ripreso dalle telecamere e diffuso su grandi schermi. Al centro dell’evento, promosso dall’associazione Hamelin con tutti gli enti locali, c’è l’omaggio a Roberto Raviola, alias Magnus, il maestro bolognese dei comics scomparso nel 1996…
luca baldazzi
 
L’Espresso,  giovedì 15 marzo 2007
“Magnus è il grande protagonista di un omaggio espositivo, vero fiore all’occhiello di “BilBOlbul”, prima edizione del nuovo Festival del Fumetto che si tiene a Bologna è a cura di Hamelin Associazione Culturale e si propone di mettere al centro dell’iniziativa gli autori  e il dialogo tra fumetto e le altre arti. Suddivisa in nove sezioni, in cui si percorre cronologicamente il lavoro e i nuclei fondamentali della poetica visiva, la mostra dedicata a Magnus presenta più di 300 tra opere e bozzetti, compresi molti lavori finora mai esposti al pubblico…”
oscar cosulich
 
Carta - settimanale - dal 10 al 16 marzo 2007
…l’associazione Hamelin, in collaborazione con Comune, Provincia e Regione, ha dato vita a BilBoBul, primo appuntamento internazionale dedicato alle “nuvole parlanti”, che si terrà a Bologna dal 14 al 18 marzo. Tema di questa prima edizione il dialogo tra fumetto e le altre arti: la contaminazione che ha fatto sì che gli immaginari fumettistici contaminassero il cinema, la letteratura, le arti visive, tanto quanto queste avevano influenzato gli esordi del fumetto. Largo spazio al fumetto internazionale, dunque, da Israele alla Germania, anche se l’evento clou della manifestazione sarà dedicato a un bolognese; stiamo parlando di Magnus..
 
Riflessi - mensile delle Ferrovie dello Stato -  marzo 2007
“Sì da qui convegno, infatti, la  crème del fumetto internazionale in occasione di BilBOlBul,  il primo festival organizzato nel capoluogo emiliano. Dove, per altro i fumettisti di culto hanno sempre trovato un ambiente fertile… I più bei palazzi di Bologna e le sue gallerie d’arte accolgono infatti non degli stand in affitto, ma mostre importanti di artisti già acclamati e dei più giovani… Ora che anche l’editoria di massa, Mondadori ed Einaudi in testa, si è accorta del grande potenziale della graphic novel, si spera che il triste primato del mondo della ricerca universitaria, colpito da una macroscopica fuga dei cervelli, non sia eguagliato da una parallela “fuga di fumettisti”. Anche a questo, forse, servono certi festival: comunicare alle istituzioni, e non solo al pubblico, la creatività di cui disponiamo.”
federico chiara
 
Linus - mensile - marzo 2007
“Per cinque giorni, fino a domenica 18 marzo, Bologna sarà invasa da disegnatori, sceneggiatori, critici, editori nazionali e internazionali, con numerosi incontri col pubblico, convegni, proiezioni, presentazione di nuove pubblicazioni, eventi live e tante mostre nei diversi spazi espositivi della città. L’obbiettivo è diventare il nuovo punto di riferimento della scena  autoriale ed editoriale nazionale. Un po’ come accade ad Angouleme.
Una manifestazione quella bolognese guidata da  tre precise direttrici: la presentazione di un inarrivabile maestro della matita, Roberto Raviola ovvero Magnus, nella mostra più completa e ricca mai allestita; lo sguardo approfondito verso giovani autori stranieri di caratura internazionale rappresentanti della contemporanea avanguardia del fumetto; una fotografia reale dell’effervescente produzione , anche indipendente, di Bologna e dei suoi nuovi autori.”
fernando pellerano
 
Vogue - mensile – marzo 2007
“Amati dal cinema, dalla letteratura e dall’arte. I comics ora invadono Bologna. E fanno festival.
Se c’è un centro nella galassia del comic italiano, si trova nei dintorni di Bologna. Qui ci sono le case editrici e gli autori più importanti. E si attende una concentrazione ancora maggiore di opere inedite e artisti innovativi da tutto il mondo in occasione di “Bilbolbul”, primo festival internazionale di fumetto in città. Idealmente dedicato al più famoso fumettista bolognese – Magnus al secolo Roberto Raviola […] quest’edizione è una ghiotta occasione per scoprire giovani promesse italiane.”
 
La Repubblica di Bologna, martedì 13 marzo
“«Mi sento che questa è la volta buona, anche se c’è amarezza perché Magnus non potrà vedere tutto questo». La volta buona per Antonio Faeti, con il Festival internazionale del fumetto che apre domani, è la possibilità che Bologna diventi la capitale della lettura disegnata, l’occasione perduta è il mancato omaggio all’autore bolognese da parte della sua città…E finalmente una mostra di taglio internazionale…«una mostra che mi pare abbia la rigorosità scientifica per farmi dire che siamo ad un cambiamento di rotta: meno aspetto mercantile e più possibilità di fare scienza, conoscere e non solo ricordare. Sarà dato spazio alla generazione di autori che rappresentano l’ennesima rivoluzione in questo mondo con la riscoperta della tecnica pittorica, con un attenzione molto severa al tratto. Siamo al post Male, se vogliamo trovare una definizione a questa nuova filosofia del fumetto»”
luca sancini
 
La Repubblica di Bologna, domenica 18 marzo
“Non si sa il numero totale dei partecipanti, sicuramente diverse migliaia, ma tutti gli eventi possono vantare successo: librerie e gallerie piene, inaugurazioni affollate, proiezioni da tutto esaurito. E la parola chiave per interpretare queste giornate diventa “euforia”. Euforia degli editori, degli autori, del pubblico, che si muove da una parte all’altra del centro cittadino, e degli organizzatori, che speravano in un grande successo, ma non uno simile. I commenti sono entusiastici. Se Igort ha dichiarato che ora Bologna è ai livelli di Napoli e Lucca, Massimiliano De Giovanni, direttore della Kappa edizioni, si spinge oltre e sottolinea che il Festival «presenta più attenzione all’aspetto culturale, ad esempio con gli incontri, e in qualche modo completa l’offerta del fumetto in Italia, offrendosi anche ai non appassionati, ai curiosi». Un parere condiviso da Carlo Barbieri, fondatore della Coconino press, che riesce a seguire meno incontri di quelli che vorrebbe, ma si dice «meravigliato, stupito e contento», convinto che queste iniziative servano «per far conoscere un mondo in trasformazione che, con i romanzi a fumetti, sta creando un pubblico nuovo». Il pubblico, vario per età e per interessi, ha colpito anche gli autori del Festival…”
alberto sebastiani
 
Corriere di Bologna, domenica 18 marzo
“L’aspetto più interessante è stata la presenza di un pubblico eterogeneo, non solo di appassionati. I bolognesi hanno scoperto ciò che avevano in casa ma che non riuscivano a vedere. Quasi una presa di coscienza.”
fernando pellerano
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