Due graphic novel ambientati nella seconda guerra mondiale, ai due capi del mondo, in Germania e in Cina, con in comune un percorso di ricerca degli autori. A partire dalle memorie e dai documenti di famiglia, una ricostruzione delle storie di chi è rimasto, per colpa dei conflitti, lontano da casa.

Due autori tra i più interessanti del nostro paese si cimentano, nello stesso tempo e senza saperlo, su di una storia di guerra. Ne vengono fuori due libri tra i più belli degli ultimi anni che dietro uno scenario bellico ci raccontano l’adolescenza, le differenze sociali, la diserzione, con approcci grafici distanti ma con una medesima tensione di denuncia sottesa.

Oreste Del Buono, mai dimenticato giornalista, traduttore, scrittore, direttore di Linus dal 1972 al 1981, è stato uno dei primi alfieri in Italia del valore letterario e artistico del fumetto. In occasione della stampa del volume che raccoglie i suoi scritti sulla letteratura disegnata, un momento per sottolineare l’attualità della sua opera.

Chappatte non è solo un vignettista politico che lavora per le principali
testate europee e statunitensi, ma è prima di tutto un fine osservatore della realtà che lo circonda, e la racconta con i suoi reportage a fumetti in Ossezia del Sud, Gaza, Libano mettendo in luce le contraddizioni della nostra società.

Una conversazione con l’autore israeliano per penetrare il suo universo narrativo in cui si dipanano, in modo surreale e simbolico, le morbosità e gli stati d’animo che accompagnano le relazioni interpersonali che tanto ama raccontare.

Ricercatore di soluzioni grafiche e narrative, Igort ci accompagna nel percorso che l’ha portato a viaggiare per Russia, Ucraina e Siberia alla ricerca di storie, persone e fatti: cronache terribili, intense e piene di dolore, ironia, tragedia e commedia. Narrazione orale disegnata e testimonianza per allargare i confini del fumetto di reportage

Presentazione delle fanzine a fumetti realizzate dal corso di Alessandro Baronciani e dai ragazzi della "Scuola Del Libro" di Urbino.

Una conversazione tra tre studiosi del fumetto, curatori di volumi che nella loro diversità mirano a disegnare una panoramica personale e convincente della storia del fumetto italiano e internazionale attraverso la presentazione di ritratti o storie di alcuni dei protagonisti che questa storia l’hanno fatta.

L’esperienza del fotografo Didier Lefèvre e di Medici Senza Frontiere
rivive non solo nel fumetto di Emmanuel Guibert, ma anche nel documentario À ciel ouvert, realizzato da Juliette Fournot, medico capo della spedizione in Afghanistan a cui prese parte Lefèvre. L’Afghanistan del 1986 e il paese che ora è diventato raccontati da diverse prospettive.

Dire che Massimo Giacon è un fumettista suona alquanto riduttivo.
Illustratore, designer, performer attivo da oltre 25 anni, mette in scena un piccolo spettacolo in cui musica, immagini e recitazione si fondono in una miscela che fa esplodere il fumetto dalla carta stampata..

Le sfrenate invenzioni grafiche e narrative di Antonio Rubino per il Corriere dei Piccoli rivivono nell’antologia edita da Black Velvet, e l’attualità della sua opera viene omaggiata dagli ospiti di BilBOlbul, che si alterneranno nella lettura delle tavole del grande maestro.