Emmanuel Guibert

Emmanuel Guibert, o la mistica dell’amicizia

Emmanuel Guibert, o la mistica dell’amicizia

Estratto dall’intervista realizzata da Francesco Boille a Emmanuel Guibert, e pubblicata sul numero 117 (marzo 2010) de “Lo straniero“. La trilogia de Il Fotografo incrocia reportage fotografico e fumetto. Ma per come si articola, in termini di scrittura, approccio grafico, ambizione, oltre che, ovviamente, per la qualità degli uomini che si sono dedicati alla sua creazione e di coloro che vi sono narrati, mi pare anche un grande viaggio interiore che si concretizza con uno slancio verso l’esterno, nel senso ampio del termine, vale a dire verso l’altro, la sua conoscenza…

Emmanuel Guibert, o l’etica della testimonianza

Emmanuel Guibert, o l’etica della testimonianza

Emmanuel Guibert, parigino classe 1964, appartiene a quella generazione di autori che negli anni Novanta hanno rinnovato il panorama editoriale d’Oltralpe. Artista curioso ed eclettico, si è misurato con progetti differenti collaborando sia come disegnatore che sceneggiatore con David B., Joann Sfar e Marc Boutavant. Bilbolbul ospita una mostra, inedita in Italia, focalizzata su Il fotografo (ristampato da Coconino Press in occasione del festival), capolavoro che si basa sull’esperienza in Afghanistan negli anni della guerra russo-afgana, del fotogiornalista Didier Lefèvre, attivo al seguito della spedizione di Medici Senza Frontiere. L’opera è una particolare forma di graphic journalism, dove il disegnatore con la continua supervisione di Lefèvre, riesce a rappresentare il vissuto attraverso una sceneggiatura che integra le foto nella narrazione, e si fa forte della profonda intesa tra i due autori, amici da sempre.