BilBOlbul presenta: Cristina Portolano
Cristina Portolano nasce a Napoli nel 1986, frequenta il liceo artistico e si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha collaborato con alcuni collettivi d’autoproduzione (Ernestvirgola, Delebile, Teiera, Squame), vinto diversi premi (nel 2011 il Prix of graphic journalism presso Napoli Monitor e nel 2014 il Premio Carlo Boscarato come “Autore Rivelazione” al Treviso Comics Book Festival) . Oggi lavora come illustratrice, come insegnante d’educazione artistica e tiene laboratori di arte grafica e murale. Quasi signorina è il suo primo graphic novel, pubblicato a maggio del 2016 da Topipittori, che sarà protagonista di un incontro inserito nel calendario prefestival di BilBOlbul.
Quest’anno il BBB giunge alla sua decima edizione. Dal tuo punto di vista, qual è stato l’apporto che ha offerto nel panorama italiano delle sempre più numerose manifestazioni dedicate al fumetto?
Attualmente, il BilBOlbul è sicuramente la manifestazione più interessante e completa sul fumetto in Italia. Posso dire di aver visto nascere questo festival perché frequentavo l’Accademia di Belle Arti di Bologna proprio negli anni 2005-2006, mentre prima di Bologna l’unico festival che conoscevo e a cui partecipavo era il Napoli Comicon. BilBOlBul ha contribuito sicuramente a far conoscere le realtà straniere più nascoste e underground in Italia e a creare situazioni “sociali” in cui tessere relazioni fruttuose e fare network tra i fumettisti di tutto il mondo.
Molto spazio nel programma del BBB è dedicato all’infanzia. In che modo ti sei approcciato al fumetto, e quale credi sia la formula più adatta per far avvicinare un bambino a questa forma espressiva?
È un’urgenza sempre crescente dedicare dello spazio per i bambini nei festival. Io mi sono approcciata ai fumetti perché a casa, quando ero piccola, ne giravano molti. Non so quale sia il modo più adatto per far avvicinare un bambino a questa forma espressiva ma, sicuramente, è importante la trasmissione dai genitori ai figli della curiosità verso la lettura in generale.
Al BBB presenti Quasi signorina, un racconto autobiografico in cui emerge una sottotrama attraverso la quale raccontare la diversificazione di genere nell’educazione infantile. Da adulta e da fumettista, ti senti ancora in qualche modo discriminata per il semplice fatto di essere una donna?
In realtà in questo momento non mi sento molto discriminata. Ma dipende molto dai contesti e dalle persone da cui decidiamo di circondarci. In generale vivere sempre con un sentimento di complottismo e manie di persecuzione non è un bel vivere.
Com’è stato dover rivivere ed elaborare per il tuo libro i momenti della tua infanzia e della tua adolescenza, specie i più duri e meno felici?
È stato molto terapeutico e liberatorio, sopratutto per i momenti più duri e meno felici. Ho capito che funziono così, se mi capita qualcosa di difficile prima lo racconto e meglio lo supero e passo oltre. È una cosa che mi aiuta a vivere meglio in generale.
PREFESTIVAL
23 NOVEMBRE H19.30
Interviene PIETRO SCARNERA