Intervista a Sara Menetti: storie di città illustrate

Intervista a Sara Menetti: storie di città illustrate

Ciao Sara! La tua mostra a BBB riguarderà i diari illustrati che hai tenuto negli ultimi viaggi. Ma come è nata l’idea di tenere diari di viaggi? Hai avuto qualche fonte d’ispirazione, sia dal punto di vista letterario sia da quello artistico?
sara menetti fotoÈ stato un processo piuttosto naturale. Nel 2010 ho cominciato a disegnare sui taccuini la mia città, Bologna, in occasione degli Sketchcrawl (“maratone” internazionali di disegno con cadenza trimestrale); sono poi entrata in contatto con gli Urban Sketchers, il movimento internazionale dei disegnatori “urbani”. Ho cominciato ad appassionarmi molto al disegno degli spazi dove vivono e agiscono le persone, intensificando le occasioni per ritrarre tutto sui taccuini (ormai sempre in borsa con me) e ampliando il mio raggio d’azione: non più solo Bologna ma anche altre città più o meno lontane.
Da lì ad arrivare ai diari di viaggio ci è voluto davvero poco, ho dovuto solo organizzarmi mentalmente per cercare di comporre un racconto organico del viaggio e non più solo una serie di disegni staccati: in questo mi ha aiutato molto la mia formazione da fumettista, infatti i diari che ho fatto finora sono composti da sketch, parti scritte e brevi fumetti per raccontare determinate situazioni.

Trovi che viaggiare con un taccuino in mano porti ad avere uno sguardo diverso sul proprio viaggio?
Decisamente sì. Impone ritmi più lenti e “umani”, alla faccia dei tour velocissimi che richiedono praticamente l’attraversamento di corsa di una città, e a volte genera interazioni inaspettate con le persone sconosciute che si trovano a condividere lo stesso spazio nello stesso momento; richiede uno sguardo attento e “meditato”, obbliga a chiedersi cosa davvero ci interessi, di quel monumento che ci troviamo davanti e che vogliamo ritrarre. Non si tratta di passare e scattare una foto, ma di investire una buona fetta di tempo ad acquisire qualcosa con lo sguardo e riprodurlo su carta in maniera personale.

valigiaCome realizzi i tuoi disegni di viaggio? Disegni e colori tutto sul posto o c’è un lavoro di “post-produzione”?
Cerco di realizzare tutti i ritratti della città sul posto, mi concedo di scattare una foto solo se c’è veramente mancanza di tempo oppure condizioni atmosferiche poco invitanti (ho parecchi taccuini pieni di macchie dovute a piogge improvvise…!): anche in questi casi comunque traccio uno schizzo velocissimo di quello che voglio ritrarre, per poi finire la pagina in un secondo momento. Sono molto a favore della spontaneità, anche se vuol dire linee non proprio dritte o prospettive poco esatte! Le parti scritte e a fumetti vengono appuntate velocemente nelle pagine disponibili e poi per lo più rifatte con calma a casa, più che altro per questioni di leggibilità della calligrafia. Un lavoro grosso è invece quello della scansione delle pagine e del bilanciamento in digitale…utilizzare gli acquerelli su taccuini dalle pagine sottili può essere parecchio penalizzante, ma con molta pazienza si riesce a sistemare buona parte delle imperfezioni.

tokyo 2Da dove è nata l’idea della mostra? Avete pensato a un allestimento particolare, considerato il tema del viaggio?
Le ragazze di Kunstrasse hanno notato i miei taccuini al festival Vari.China (Varignana, Bo), mi hanno contattata per propormi la mostra e io ho accettato subito. L’allestimento prevede tre grandi mappe delle principali città da me disegnate, collegate con un intrico di fili (strade immaginarie e colorate) ai miei taccuini originali esposti in visione e in lettura, a disposizione dei visitatori.

Alcuni dei tuoi lavori di città illustrate sono prima apparsi online su Mammaiuto, poi sono stati stampati. Credi che i due formati abbiano una ricezione diversa? O chi ha letto l’online ha comprato anche il cartaceo?
So che molte persone hanno dato una prima sbirciata ai post pubblicati online, interrompendo poi la lettura per comprare la versione cartacea: è quindi vero che i due formati hanno in comune un certo tipo di pubblico, ma ad esempio è anche vero che c’è una fetta di lettori che non consulta abitualmente il web, e che quindi riusciamo a raggiungere attraverso la carta stampata. Viceversa, ci saranno dei lettori che girovagano per il web e incappano nei miei taccuini pubblicati e li leggono senza acquistare: va bene anche così, mi fa piacere comunque che le mie storie vengano lette e che qualcuno, magari, prenda spunto dalle mie pagine per i propri viaggi!

lisbonaHai illustrato Venezia per Kleiner Flug, i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza per un progetto in collaborazione con l’IBC e Tokyo e Lisbona per Mammaiuto: quale è stata la differenza nel tuo metodo di lavoro? In mostra si potranno vedere illustrazioni tratte da tutte le opere?
No, in mostra ci saranno soltanto i taccuini di Tokyo, di Lisbona e svariate pagine riguardanti Bologna.
Il metodo di lavoro cambia in parte, nel senso che i ritratti dei posti che visito vengono fatti con le stesse tecniche (solitamente un mix di penna a inchiostro gel di diversi colori, acquerelli e matite colorate), ma nei miei taccuini mi sento più libera di abbondare con fumetti e scritte personali, rispetto ai lavori commissionati. Delle differenze si possono notare anche nei supporti: per i taccuini di viaggio utilizzo una Moleskine formato A5 composta da fogli normali, sottili: è leggera, comoda da portare in borsa e ha molte pagine da poter sfruttare. Per Venezia ho utilizzato fogli staccati, per i Castelli del Ducato invece un taccuino ripiegato a leporello.

Hai in programma di illustrare altre città?
Nelle intenzioni c’è una lunga lista di posti che vorrei visitare: mete e tour italiani ed europei, e qualche Paese estero che meriterebbe un lungo viaggio. Vedremo più avanti, per il momento non ho programmato niente!

Al Festival

18 NOVEMBRE ~ 13 DICEMBRE
MIRO ART GALLERYInaugurazione con autore
Martedì 17 novembre h17

A cura di
Kunstrasse

In collaborazione con
Mirò Art Gallery

Ripercorrere un viaggio attraverso il disegno di luoghi visitati e persone conosciute; registrando esperienze e curiosità tramite sketch e brevi fumetti. Mappe illustrate di città da scoprire; un viaggio tra Bologna, Tokyo e Lisbona.

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