Bendik Kaltenborn: fumetti che ti vogliono bene (Manuele Fior)

Bendik Kaltenborn: fumetti che ti vogliono bene (Manuele Fior)

Cinque minuti prima che il sole s’incendiasse, un monaco percorreva la sua superficie ghiacciata con una pentola in mano. Una specie di bolide che attraversava in quel momento il deserto solare, incappando nel monaco e pensando che tra le sue mani nascondesse l’urna con le ceneri del re, fece cadere la pentola e la minestra contenuta si rovesciò al suolo. Il monaco si chinò per leccarla, sperando che fosse ancora calda. Fu così che la minestra prese fuoco, e con lei il monaco e tutta quella valle ghiacciata dove l’incidente era accaduto. Il sole aveva cominciato a bruciare.

Conoscevo Bendik e i Dongery già da diverso tempo, ma fu solo dopo la lettura di Emergency on the sun, fumetto di una pagina realizzato nel 2006 per Kuti Kuti e poi raccolto nel volume Serier som vil deg vel (Fumetti che ti vogliono bene), che misi a fuoco cosa quel gruppo stava facendo: non era ironia né comicità – o almeno non solo.

Era il nonsense, da Lewis Carroll in poi lo strumento più efficace per inventare una storia di sana pianta. Un sistema di narrazione che possiede simboli e regole a sé, non universalmente condivise. Sopprimendo metodicamente il nesso causa effetto o la punch line e sostituendoli con frammenti estranei, i ritmi della comicità e della narrazione si stravolgono e le figure che ne derivano si illuminano di significati sconosciuti, inediti.

Nel fumetto, ed in particolare nella strip, la figura del nonsense deflagra in maniera ancora più micidiale che in altre arti. Se il gioco di parole apre un’enigma, il disegno in un certo senso lo eleva a potenza. E in particolare quello di Bendik, disinvoltamente raffinato, figlio dell’eleganza e della pulizia della grafica scandinava anni ’50, ma mai privo di una certa cialtronaggine, ingrediente fondamentale per chi si vuole divertire.

Insieme a Bendik e Kristoffer, Flu, Sindre, mi sono infatti divertito molto. Ricordo delle session di disegno al bar tracannando litri di birra: la gara non era a chi disegnava meglio ma a chi aggiungeva il particolare più sbagliato, il pezzo più inaspettato. Una volta abbiamo finito alle 7 di mattina.

 

 

Il sito di Bendik Kaltenborn: www.benkalt.no

Tratto dal catalogo della mostra di Bendik Kaltenborn al RAM, per gentile concessione di Manuele Fior e di Marco Ficarra. RAM: www.ramhotel.com

 

AL FESTIVAL:
BENDIK KALTENBORN
SORRY
2 • 23 MARZO
RAM HOTEL
inaugurazione con l’autore:
3 marzo • H 19
incontro con l’autore:
3 marzo • H 16.30
MODO INFOSHOP
in collaborazione con:
Ambasciata di Norvegia

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