“L’Intervista”: il futuro in toni di grigio visto da Manuele Fior
Siamo nel futuro e in cielo appaiono forme geometriche di origine extraterrestre. Sulla terra viaggiano automobili teleguidate ed è possibile cambiare l’immagine dei quadri alle pareti con un tic. L’Italia è dis-unificata e i centri storici delle città blindati: un senso di insicurezza e di violenza diffusa serpeggia nell’aria. Eppure, non è molto diverso dal nostro presente, il 2048 de L’intervista di Fior. Persiste la difficoltà nelle relazioni umane, si accresce lo scontro tra le generazioni e il senso di solitudine che ne consegue. Un movimento di “giovani rivoluzionari”, la Nuova Convenzione, vuole rovesciare le regole e affermare l’amore libero….