Thomas Ott, richiami e suggestioni in bianco su nero.
C’è uno stupore per le immagini, nei lavori di Thomas Ott, che rimanda al periodo del cosiddetto “precinema”, quel periodo di fascinazione per la fotografia e il movimento che ormai è pura preistoria. Tra le sue tavole e i suoi segni si respirano le magie della fotografia su pellicola, le proiezioni di luce che stupivano i neonati spettatori di un’arte nuova, che oggi è prassi. (Claudio Nader)